Salvini e Orbán uniti: “Linea dura su migranti e contro il Green Deal suicida”

Vertice di un’ora tra il vicepremier italiano e il premier ungherese: discussione su pace, infrastrutture e politiche europee, con il Ponte sullo Stretto tra i temi centrali.

Un’ora di confronto su pace, Europa e immigrazione

È durato circa un’ora l’incontro tra Matteo Salvini e Viktor Orbán, definito dal Ministero delle Infrastrutture “affettuoso e costruttivo”. Il faccia a faccia si è svolto al Mit, dove i due leader hanno discusso di equilibri geopolitici, infrastrutture strategiche, politiche europee e sicurezza dei confini.
“È stata l’occasione per fare il punto sulla situazione internazionale — si legge nella nota — con riferimento ai progetti infrastrutturali e agli equilibri globali.” Durante il colloquio non sono mancati riferimenti al tema della pace, alle politiche ambientali dell’Ue, definite da entrambi “suicidarie”, e al contrasto all’immigrazione clandestina, ambito in cui Italia e Ungheria mantengono da anni una posizione di massima sintonia.

Nel corso dell’incontro, Salvini ha mostrato a Orbán il plastico del Ponte sullo Stretto di Messina, simbolo del rilancio infrastrutturale italiano. Il leader ungherese, visibilmente incuriosito, ha commentato l’opera come “un progetto di interesse internazionale”. Salvini ha poi invitato Orbán alla futura cerimonia di apertura dei cantieri, che secondo il cronoprogramma del Mit dovrebbero iniziare entro il 2025.

Dalla difesa dei confini al “fronte dei patrioti europei”

L’intesa tra i due leader non è nuova. Salvini e Orbán, legati da anni da un rapporto di amicizia politica, condividono la battaglia contro l’immigrazione irregolare e per una visione sovranista dell’Europa.
Già nel marzo 2024 il premier ungherese aveva consegnato a Salvini a Bruxelles il premio Hunyadi, riconoscimento “per l’impegno a difesa dei valori europei e contro l’immigrazione clandestina”. Orbán, in quell’occasione, aveva definito il vicepremier italiano “un eroe per aver difeso i confini del suo Paese”.
Nel corso del congresso della Lega tenutosi a Firenze nell’aprile 2024, Orbán aveva inviato un videomessaggio di sostegno: “Caro Matteo, siete stati messi in silenzio con metodi peggiori della dittatura comunista, ma bisogna fare sacrifici per proteggere i cittadini. Qui in Ungheria ti siamo grati”.

Un’amicizia politica cementata anche in altri momenti pubblici. Nell’autunno 2024, durante il tradizionale raduno di Pontida, Orbán aveva dichiarato dal palco che l’obiettivo è “avere zero immigrati in Ungheria” e aveva esortato “a lasciare a Bruxelles chi vuole aprire i confini”. Salvini lo aveva ringraziato definendolo “un alleato leale e coraggioso”.

Una lunga intesa internazionale che guarda al futuro

Negli ultimi anni, i due leader si sono incontrati più volte, in Italia, in Ungheria e all’estero, come nel vertice dei Patrioti europei tenuto a Madrid nel febbraio 2025, al quale hanno partecipato anche Marine Le Pen, Geert Wilders e Santiago Abascal di Vox.
Proprio in quella sede Salvini e Orbán avevano rilanciato la proposta di costruire un’alleanza politica transnazionale che unisse i movimenti conservatori europei, in vista delle prossime elezioni continentali.
Con l’incontro al Mit, la collaborazione tra Italia e Ungheria sembra rafforzarsi ulteriormente, soprattutto sui temi della difesa dei confini, della sicurezza energetica e della critica alle direttive ambientali europee. Un’asse che, come sottolineano fonti del ministero, “si fonda su una visione comune dell’Europa dei popoli e del buonsenso”.

Lascia un commento