Nuovo affondo del governo ungherese, “Ilaria Salis dovrebbe marcire in galera”

Il portavoce Kovacs insulta Salis; lei risponde denunciando deriva illiberale e attacca Orban.

L’accusa velenosa di Zoltan Kovacs

Il governo ungherese ha lanciato un durissimo attacco contro l’europarlamentare Ilaria Salis tramite le parole del portavoce Zoltan Kovacs, che non ha risparmiato epiteti e contegni sprezzanti.

«Il tuo continuo blaterare e lamentarti dello Stato di diritto, quando dovresti marcire in una cella per aver aggredito a mano armata civili innocenti, è la prova del tuo senso morale distorto e marcio» ha scritto/declamato Kovacs, proseguendo con un affondo personale: «Tu che rivendichi una qualche superiorità morale, sei lo scherzo del secolo».

Nella stessa uscita, il portavoce ha concluso la sua invettiva con una metafora aggressiva: «Il piedistallo su cui sei seduta – conclude – è già stato ridotto in poltiglia da te e dai tuoi scagnozzi bolscevichi con un martello». Le formulazioni, dure e offensive, sono state rilanciate dai media vicini all’esecutivo magiaro e hanno inevitabilmente alzato il livello dello scontro politico tra Budapest e Bruxelles.

La replica netta di Ilaria Salis e le parole di Orban

Sulla piattaforma X, Ilaria Salis ha risposto senza giri di parole, denunciando l’intervento politico nelle dinamiche giudiziarie e l’atteggiamento intimidatorio dell’esecutivo: «Per l’ennesima volta, il ducetto magiaro dà prova di disconoscere i principi fondamentali di una vera democrazia. Non spetta al potere politico condannare un imputato — tantomeno un avversario — al carcere: questo può essere solo il compito di un giudice imparziale e indipendente, figura, in effetti, ben rara in una `democrazia illiberale´ … Orban, più parli, più riveli la tua indole fascista. E ricordo a te e ai tuoi emuli che il popolo italiano il fascismo l’ha già ripudiato, una volta per tutte».
L’eurodeputata ha chiuso il suo intervento con un’accusa diretta sulle risorse europee: «Non permetteremo che riportiate indietro le lancette della storia: difenderemo le libertà e i diritti che abbiamo conquistato — e ne vogliamo conquistare ancora, e ancora, e ancora. P.S.: ma perché i cittadini europei devono continuare a finanziare il governo autocratico e oligarchico di questo signore?».

Pochi giorni prima, Viktor Orban aveva gettato altra benzina sul fuoco, dichiarando in un’intervista televisiva: «Se vieni in Ungheria per commettere dei crimini, allora non sei il benvenuto» e accusando Salis di essere «venuta in Ungheria e ha usato la violenza contro dei cittadini pacifici ungheresi e quindi è una criminale e dovrebbe stare in galera. Ora i compagni di Bruxelles stanno cercando di fare scudo alla loro compagna rossa ed è un male, non dovrebbero farlo, se tutti quanti a prescindere dalla nazionalità andassimo in un altro Paese europeo a commettere dei crimini dovremmo essere puniti».

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