Mladen Zizovic si accascia in panchina e muore, calciatori sconvolti

L’allenatore quarantquattrenne del Radnicki 1923, l’ex calciatore bosniaco Mladen Zizovic, si è accasciato durante il match ed è morto poco dopo il trasporto in ospedale.

Chi era Mladen Zizovic
Il tecnico Mladen Zizovic, 44 anni, era un volto noto del calcio balcanico. Nato nel 1980, aveva costruito una lunga carriera da centrocampista, indossando le maglie di diversi club tra Bosnia, Albania e Serbia, tra cui Mladost Velika Obarska, Radnik Bijeljina, Rudar Ugljevik, Zrinjski Mostar, Tirana e Banja Luka. Con quest’ultima squadra aveva raggiunto uno dei traguardi più importanti della sua carriera, conquistando anche quattro presenze con la nazionale bosniaca. Terminata l’attività da giocatore, era passato in panchina guidando formazioni come Radnik Bijeljina, Zrinjski, Sloboda Tuzla e Škupji. Con il Banja Luka aveva ottenuto un risultato storico portando il club alla sua prima vittoria europea nelle qualificazioni di Champions League contro l’Egnatia e successivamente alla fase a gironi della Conference League, fermandosi solo agli ottavi contro il Rapid Vienna.

Il malore improvviso durante la partita
Il dramma si è consumato durante una gara del massimo campionato serbo tra il Radnicki 1923 e il Mladost. Zizovic si trovava regolarmente in panchina quando ha accusato un malore improvviso, accasciandosi davanti a calciatori e collaboratori. I primi soccorsi sono arrivati immediatamente e il personale medico ha tentato più volte la rianimazione. Nonostante gli sforzi, le sue condizioni sono apparse da subito gravissime. È stato trasportato d’urgenza in ospedale, ma il decesso è stato confermato poco dopo l’arrivo. Secondo quanto riferito dai presenti, nessuno ha mai avuto la percezione di un miglioramento. La partita è stata sospesa dopo la comunicazione ufficiale della morte, mentre lo stadio è piombato nel silenzio più totale.

Reazioni e messaggi di cordoglio
La notizia della scomparsa di Mladen Zizovic ha subito raggiunto il mondo del calcio serbo e bosniaco, dove l’allenatore era molto stimato. Numerosi club, compagni ed ex giocatori hanno espresso il loro dolore sui social. “Non riesco a crederci, era una persona speciale e un grande professionista”, ha scritto uno dei suoi ex calciatori. Anche i tifosi del Radnicki 1923 hanno lasciato messaggi di addio, ricordandolo come un uomo di profondo carattere e passione per il calcio. Il suo arrivo al club risaliva a luglio 2025, dopo l’addio al Banja Luka, in quella che avrebbe dovuto rappresentare una nuova fase della sua carriera.

La tragedia ha colpito l’intero movimento calcistico balcanico, lasciando sgomenti giocatori, dirigenti e tifosi, che lo hanno salutato con messaggi di vicinanza alla famiglia e alla squadra.

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