Botta e risposta tra l’ex presidente della Camera e la conduttrice, tra accuse sul decoro istituzionale, vita privata, tv popolare e vicende giudiziarie irrisolte.
Il confronto acceso nello studio
L’intervista a Irene Pivetti nella nuova puntata di Belve su Rai2 si è trasformata in un duello verbale con Francesca Fagnani, tra frecciate, repliche e momenti di tensione. La puntata, in onda martedì 4 novembre alle 21.20, ha ripercorso il percorso pubblico della 62enne, dalle esperienze politiche all’ingresso nel mondo televisivo, fino ai procedimenti giudiziari che la vedono coinvolta. L’ex presidente della Camera non ha evitato alcun argomento, rispondendo con fermezza alle provocazioni della conduttrice. «Il sesso è una cosa meravigliosa, ma mi considero ancora sposata davanti a Dio. Gli chiedo: sono nelle tue mani, non farmi venire voglia», ha dichiarato Pivetti, per poi aggiungere: «Indotta in tentazione non ci piove», frase che ha immediatamente attirato l’attenzione del pubblico in studio.
Il tema del decoro istituzionale e la tv popolare
Uno dei passaggi più tesi dell’intervista è arrivato quando Francesca Fagnani ha contestato a Pivetti il presunto venir meno all’immagine istituzionale dopo la sua esperienza politica, citando le sue apparizioni televisive più leggere e l’ormai celebre foto in versione “cat woman”. «Non ha fatto talk, si è vestita da cat woman e ha fatto foto con Costantino Vitagliano», ha incalzato la conduttrice. La replica è arrivata immediata: «Quando? In che cosa ho mancato di rispetto? Ho abbracciato volentieri il mestiere della televisione. E chi vorrebbe che l’ex politico facesse solo l’intellettuale, forse ha un po’ disgusto dell’attività popolare». L’ex deputata ha rivendicato la libertà professionale dopo l’esperienza parlamentare, sostenendo che il giudizio morale non dovrebbe seguire chi cambia ambito lavorativo.
Il divorzio, Lele Mora e le inchieste giudiziarie
La conversazione si è spostata poi sulla vita privata, con un riferimento al secondo marito, Alberto Brambilla, e alla fine del loro rapporto nel 2020: «È stato il giorno più doloroso della mia vita». Pivetti ha negato che il percorso televisivo sia nato per influenza del coniuge: «Ero molto innamorata, condividevamo molte cose. Era un rapporto intenso e anche molto passionale». In studio si è parlato anche di Lele Mora, agente che la accompagnò nel mondo dello spettacolo: «Era un grande professionista. Poi è cominciata una discesa che lo ha portato a perdere lucidità e credibilità».
Il capitolo più delicato dell’intervista è stato quello sulle indagini giudiziarie, tra cui il sequestro delle mascherine importate dalla Cina attraverso la sua azienda Only Logistic: «Tutte regolari e certificate, l’indagine non doveva partire. È stato un trauma». Pivetti ha respinto le accuse relative alla presunta falsa marcatura CE, così come quelle sul pagamento da 13 milioni da parte della Protezione civile: «Ho restituito l’eccedenza», ha sostenuto, nonostante la procura contesti la versione. Infine, alla domanda sul possibile rischio di detenzione, l’ex deputata ha risposto: «Come qualsiasi circostanza della vita bisogna farci fronte se si presenta. Ma non accadrà».