La figlia della vittima accusa la star del silenzio e chiede che non sia presente alle esequie, denunciando un legame solo “sulla carta”.
Il dramma dell’incidente e la reazione di Sabrina Pausini
Lo scorso weekend Ettore Pausini, 78 anni, zio della cantante Laura Pausini, è stato investito da un pirata della strada mentre era in bicicletta nei pressi di Bologna. La notizia ha subito richiamato l’attenzione dei media, non solo per la tragica dinamica dell’incidente ma anche per il legame di parentela con la celebre artista. La figlia di Ettore, Sabrina Pausini, ha reagito pubblicamente con un messaggio duro: «A chi ha sottolineato la parentela sottolineo che è solo sulla carta, perché a quella parte di parentado non è mai fregato nulla di me e di mio padre. E io non li voglio al funerale». Sabrina ha accusato la famiglia legata alla cantante di non aver mai avuto reale interesse nei confronti del padre e di lei, ribadendo la sua decisione di “escluderli” dalle esequie e chiedendo un’informazione giornalistica “corretta”.
Il silenzio di Laura Pausini e le frizioni familiari
Mentre la vicenda provoca sgomento per l’accaduto, l’assenza di un commento da parte di Laura Pausini è stata notata e amplificata dallo sfogo della cugina. Sabrina ha messo in evidenza la distanza provocata negli anni: «Io non sono come loro e tali valori me li ha insegnati proprio mio padre». In passato Laura aveva pubblicato un messaggio affettuoso in occasione della guarigione dello zio da una malattia, scrivendo tra l’altro: «Mio zio è un vero campione. Sono orgogliosa di te e dei medici che ti hanno seguito zio. Ti voglio bene». Tuttavia, il clima attuale testimonia un rapporto di familiari ben lontano da legami intimi o frequenti secondo la versione della figlia della vittima.
Le conseguenze mediatiche e il ricordo di Ettore Pausini
La tragedia ha innescato riflessioni sul modo in cui la morte di un privato può intrecciarsi con la notorietà di un familiare celebre. Sabrina ha espresso dolore per la perdita del padre a cui ha già fatto riferimento come «una sofferenza incolmabile», visto che aveva perso anche la madre da giovane. Il riferimento alla “partenza” della cantante dal quadro familiare è netto e lascia emergere una volontà di tutelare il diritto al lutto privato, al di là dell’eco mediatica inevitabile data l’origine del caso.