Finge di essere malato di cancro e usa un cavo dell’iPhone come sondino per simulare le cure: l’ex campione sportivo condannato a 5 anni

L’ex star dell’hurling DJ Carey ha ingannato parenti, amici e sostenitori fingendo un tumore e raccogliendo oltre 350mila sterline in false donazioni per cure mediche inesistenti.

La messinscena del finto malato e il denaro raccolto
Per anni DJ Carey, 57 anni, ex icona dell’hurling irlandese, ha fatto credere di essere gravemente malato di cancro e di aver bisogno di denaro per sostenere costose terapie. Per rendere credibile la storia, inviava a conoscenti e sostenitori una fotografia in cui appariva sdraiato su un letto con un tubo al naso, spacciato per strumento medico. In realtà, si trattava del cavo di ricarica di un iPhone utilizzato come finto supporto respiratorio. La messa in scena ha convinto 22 persone a donare complessivamente circa 350mila sterline, equivalenti a quasi 400mila euro. Tra le vittime figuravano familiari, amici, colleghi, tifosi e anche un imprenditore irlandese molto noto, che gli aveva versato oltre 100mila sterline.

La condanna del tribunale e il giudizio del magistrato
Il tribunale di Dublino ha definito il comportamento dell’ex atleta un vero atto di frode basato sulla manipolazione emotiva e sulla fiducia accumulata negli anni grazie alla fama sportiva. Secondo la sentenza, Carey «ha sfruttato la buona fede delle persone che credevano di aiutare un uomo in difficoltà». La finta malattia era stata raccontata con dettagli apparentemente credibili: ad alcuni aveva detto di essere in cura negli Stati Uniti, ad altri che stava affrontando una causa contro un ospedale per negligenza medica. Anche quando la sua storia ha iniziato a essere messa in dubbio, Carey ha continuato a sostenere di essere malato, fino a quando le prove hanno costretto il tribunale a intervenire. Dopo aver ammesso la colpa, è stato condannato a cinque anni e mezzo di carcere, avendo restituito solo una minima parte del denaro ricevuto.

Dalla carriera sportiva al crollo personale
Considerato uno dei migliori giocatori di hurling della sua generazione, vincitore di cinque campionati All-Ireland, Carey aveva costruito una reputazione solida nel mondo sportivo irlandese. La vicenda giudiziaria ha rivelato che i fatti contestati risalgono al periodo in cui l’ex campione stava affrontando difficoltà economiche e personali, dopo il ritiro dall’attività agonistica. La difesa ha sostenuto che l’uomo soffrirebbe comunque di problemi di salute reali, citando un recente intervento cardiaco, ma le motivazioni non sono state ritenute sufficienti per giustificare la lunga frode. Il giudice ha sottolineato che le donazioni erano nate da un sentimento di empatia e fiducia, trasformati in strumenti di inganno.

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