Lega, “Gli italiani non temono Mosca, ma le strade delle proprie città”

Il candidato leghista alle regionali venete critica Crosetto: “Gli italiani non temono la Russia, ma di uscire di casa la sera”.

“La domanda andrebbe posta agli italiani”

“Meno armi, più sanità”: è questo il messaggio lanciato da Stefano Valdegamberi, consigliere regionale uscente del Veneto e candidato della Lega alle elezioni del 23 e 24 novembre, sostenuto dalla Lista Zaia e vicino al vice-segretario del partito Roberto Vannacci. In un’intervista ad Affaritaliani.it, Valdegamberi ha commentato le dichiarazioni del ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha confermato l’invio di nuove armi all’Ucraina da parte dell’Italia.
“La domanda che mi fa – ha detto – andrebbe posta agli italiani. L’invasione oggi avviene da altre direzioni, e la criminalità nelle città è fuori controllo, indipendentemente da chi governa. La sicurezza dovrebbe partire da casa nostra, anche per quanto riguarda le risorse da investire”.

“Gli italiani non temono Mosca, ma le strade delle proprie città”

Il candidato veneto, che da tempo si distingue per posizioni sovraniste e per la vicinanza all’area identitaria della Lega, ha criticato la scelta del governo di concentrare nuovi fondi sul fronte militare, sottolineando che la vera emergenza riguarda l’insicurezza quotidiana: “Gli italiani non hanno paura della Russia, che ha un Pil pari al nostro e investe un terzo di quanto spende l’Unione Europea in armamenti. Hanno paura di uscire di casa la sera, o di essere aggrediti sugli autobus e nelle stazioni”.
Per Valdegamberi, dunque, l’attenzione del governo dovrebbe concentrarsi su problemi interni come criminalità, disagio sociale e povertà sanitaria, invece che su operazioni internazionali percepite come lontane dai cittadini.

“Curarsi è una forma di sicurezza”

Il consigliere leghista ha comunque riconosciuto come positivo l’aumento delle risorse previste per la sanità nella manovra economica, ma lo considera solo un primo passo: “È sicurezza anche potersi curare, per i cittadini che non hanno i soldi per farlo e vengono lasciati in lista d’attesa”, ha spiegato. “La vera priorità – ha concluso – è investire in salute e protezione sociale, non in armamenti”.
Con queste parole, Valdegamberi lancia un messaggio che unisce critica politica e pragmatismo locale, cercando di intercettare l’umore di un elettorato stanco delle guerre lontane e più preoccupato della vita di tutti i giorni.

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