Modugno, crolla il candidato ‘del popolo’: Antonio Lopez arrestato per voto di scambio

L’assessore di Modugno Antonio Lopez, 40 anni, candidato con Forza Italia alle regionali, è stato arrestato con accuse di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione e detenzione di armi.

La parabola politica di un volto emergente
Fino a pochi giorni fa Antonio Lopez, 40 anni, si definiva sui social “l’uomo del popolo”, rivendicando una politica fatta “per strada, tra la gente e per la gente”. Imprenditore nel settore della termoidraulica, era stato eletto in primavera come assessore alle Attività produttive del Comune di Modugno, con deleghe a industria, commercio, fiere, agricoltura e politiche attive del lavoro. Considerato un profilo in ascesa nella politica locale, si preparava alla sfida elettorale del 23 e 24 novembre come candidato di Forza Italia, deciso a trasformare la visibilità social e la popolarità cittadina in consenso alle urne. La sua figura era diventata centrale nella campagna azzurra sul territorio, al punto da essere indicato come uno dei volti freschi della coalizione di centrodestra.

L’inchiesta della DDA e le accuse contestate
Il quadro è cambiato improvvisamente con l’intervento della Direzione distrettuale antimafia di Bari, che ha disposto l’arresto dell’assessore con le accuse di scambio elettorale politico-mafioso, estorsione e detenzione illegale di armi. L’indagine, che coinvolge più persone, ipotizza un sistema di promessa di voti in cambio di favori, accordi e pressioni legate al voto per le imminenti regionali. Lopez è stato trasferito in carcere, segnando un crollo fulmineo per un amministratore che fino a poche ore prima partecipava ad eventi pubblici e inaugurazioni con toni celebrativi. L’arresto ha creato immediato imbarazzo nel centrodestra pugliese a pochi giorni dalla competizione elettorale, in una fase in cui i candidati lavorano sul territorio per consolidare le ultime settimane di campagna.

Il post sui social prima dell’arresto e il crollo dell’immagine pubblica
L’ultima apparizione pubblica risale al 1° novembre, quando Antonio Lopez aveva pubblicato su Facebook un messaggio di ringraziamento dopo l’inaugurazione del comitato elettorale di Forza Italia a Modugno, accanto alla candidata Carmela Minuto. “La vostra presenza è un segnale forte e chiaro di fiducia nel nostro partito e nella visione che vogliamo costruire insieme”, scriveva, parlando di “futuro migliore per tutti”. In poche ore, quell’immagine di entusiasmo si è ribaltata: al posto di post e sorrisi, un’ordinanza di custodia cautelare e accuse tra le più gravi previste dal codice penale. Il caso ha interrotto una campagna elettorale che Lopez aveva impostato come simbolo di vicinanza ai cittadini, trasformandosi ora in un caso giudiziario che coinvolge anche la sfera politica locale e regionale.

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