Palermo, Salvini su Renzi è un pericolo per la democrazia

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Lo sbarco in Sicilia di Matteo Salvini ha determinato consensi e anche un’accesa contestazione.

Il leader della Lega Nord ha incontrato, in un noto hotel del centro di Palermo, alcuni sostenitori della nuova lista “Noi per Salvini”.

All’uscita dell’Hotel delle Palme nel centro di Palermo ad attendere Salvini si sono radunate un centinaio di persone che hanno inveito contro il segretario della Lega e hanno lanciato contro il noto esponente politico ortaggi e uova.

Massiccia la presenza delle forze di polizia all’ingresso dell’Hotel che hanno impedito ogni contatto tra i contestatori e Matteo Salvini.

La contestazione era iniziata già dalla prime ore di ieri mattina con l’affissione di manifesti in tutta la città.

Alcune scritte sui muri della città ricordavano quando i leghisti “insultavano” i meridionali.


Matteo Salvini ha subito chiarito che:  “Io non ho attaccato i siciliani, ho sempre attaccato la cattiva politica del Sud. Certo, se in Sicilia ci sono 20 mila regionali 6 volte più della Regione Lombardia, falsi invalidi, falsi braccianti agricoli, c’è un problema di gestione e anche di connivenza. Può darsi che abbiamo usato toni sbagliati. Io a differenza di Renzi sbaglio e chiedo scusa. Vorrei anche incontrare chi protesta lì fuori. Con toni pacati e democratici. Ma sono certo che non sia possibile, volerebbero calci e pugni”.

Il leader della Lega Nord ha poi parlato dell’immigrazione: “Sta arricchendo qualcuno con decine di milioni di euro. C’è gente che si arricchisce sulla pelle degli immigrati. Andate a vedere le coop che gestiscono l’emergenza l’accoglienza, il bivacco di queste persone. Guardate il cara di Mineo, dove io sono andato, che gestisce milioni di euro. A Mineo l’Ncd ha il 40 % dei voti. Non mi pare la stessa percentuale che il partito di Alfano ha in altri posti. Chi deve indagare lo faccia. Noi gli esposti li abbiamo fatti”.

Matteo Salvini, nel suo lungo intervento, non risparmia il governatore della Sicilia Rosario Crocetta: “Nel 2014 in Sicilia c’è stato il più alto tasso di disoccupazione. L’autonomia alla Crocetta è fallimentare. Il presidente della Regione siciliana è una calamità naturale”.

Il leader leghista poi si scaglia contro il suo rivale per antonomasia, Matteo Renzi: “Renzi invece è un occupatore di poltrone. E’ un pericolo della democrazia. A Berlusconi lo diciamo da un anno. Meglio tardi che mai, però nel frattempo gli ha votato tutto o quasi”.

Matteo Salvini continuerà nei prossimi giorni il suo giro nel Sud Italia per affermare, con ancora più fermezza, la sua volontà di essere un punto di riferimento anche per i meridionali.