Sole, la tintarella può provocare danni al Dna e tumori alla pelle

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In tanti attendono l’arrivo della stagione estiva per poter finalmente prendere un po’ di colore ed abbronzarsi.

Dopo un inverno, che in alcuni giorni è stato particolarmente rigido, l’attesa per la bella stagione è tanta.

Ma con l’avvicinarsi delle belle giornate e con la possibilità di poter andare a mare e sdraiarsi comodamente su un lettino molti si pongono la domanda se la tintarella fa bene o fa male.

I ricercatori della Yale University, una delle università private più famose degli Stati Uniti d’America, ha stabilito che esporsi troppo al sole può provocare irreparabili danni al DNA con la possibilità di insorgenza di gravi malattie quali le neoplasie.

Gli studiosi dell’Università di Yale hanno stabilito che  i raggi ultravioletti del sole possono provocare dei danni irreparabili ai melanociti che sono delle cellule presenti nell’epidermide dell’uomo e che possono  provocare l’insorgenza di tumori alla pelle.


I ricercatori americani consigliano di esporsi al sole moderatamente ed inoltre con le dovute protezioni dai raggi ultravioletti.

Senza le adeguate protezioni il corpo è sottoposto ai raggi ultravioletti che sono molto dannosi al Dna e  provoca danni che possono diventare, con il tempo, irreparabili.

Lo studio dei ricercatori americani ha anche asserito che, con  i cambiamenti climatici in atto, le temperature sulla Terra ogni anno che passa stanno aumentando ed i raggi ultravioletti sono sempre più forti diventando sempre più dannosi.

I ricercatori hanno evidenziato che sta sempre più scemando la moda di ricorrere alle lampade abbronzanti anche perché il mutamento del clima permette di avere sempre più giornate sgombre di nubi e calde che agevolano l’abbronzatura naturale.

Douglas Brash, uno dei più famosi dermatologi americani e  uno dei ricercatori della Yale University che ha condotto lo studio sui danni che possono provocare i raggi ultravioletti ha così commentato i risultati dello studio: “Finora la nostra comprensione del problema ha riguardato la necessità di applicare protezioni solari prima di esporsi al sole per la protezione della pelle. Qui si pone una situazione differente, in cui è necessario aggiungere qualcosa dopo aver lasciato la spiaggia, o il lettino abbronzante, che protegga la pelle per diverse ore dopo”.