Salvini a Tosi fuori dalla Lega chi è contro Zaia

Salvini-a-Tosi-fuori-dalla-Lega-chi-è-contro-Zaia

La popolarità di Luca Zaia, governatore del Veneto è in grande ascesa.

Non è difficile prevedere che l’esponente di spicco della Lega Nord riesca facilmente ad essere riconfermato dal popolo veneto alle prossime elezioni regionali che si terranno a maggio.

Alessandra Moretti, candidata del centrosinistra a governatore del Veneto, sta cercando di raccogliere consensi girando in lungo e in largo il Veneto ma al momento il divario fra i due contendenti sempre molto ampio.

In questi giorni, però,  è in atto un duro scontro all’interno della Lega stessa che vede da parte Flavio Tosi sindaco di Verona e dall’altra la dirigenza del Carroccio con Matteo Salvini e Luca Zaia.

Il sindaco di Verona ritiene che alcune scelte del leader leghista Matteo Salvini siano errate come quella di correre da soli in Veneto.

Flavio Tosi ritiene che per essere sicuri di vincere sia in Veneto che alle future politiche contro Renzi il centrodestra si debba presentare unito  e la coalizione dovrà comprendere anche il Nuovo centrodestra di Alfano.

Il sindaco di Verona vorrebbe che alle prossime elezioni in Veneto siano presentate delle liste civiche ma Salvini ha più volte ripetuto di essere contrario.

Flavio Tosi ha più volte minacciato di essere pronto a scendere in campo alle prossime regionali ed a candidasi a capo di alcune liste civiche come governatore del Veneto.


Una dichiarazione che ha mandato su tutte le furie Matteo Salvini che ha espressamente detto anche ieri durante il suo intervento alla trasmissione Ballarò che chi è contrario alla politica del segretario può anche uscire dalla Lega.

Gli animi sembrano essere molto accessi e Flavio Tosi ha chiesto che entro due giorni ci sia al’interno della Lega un chiarimento che se non dovesse avvenire potrebbe determinare la sua scesa in campo a capo di una coalizione formata da alcune liste civiche ed anche del Nuovo centrodestra.

La posizione critica di Tosi arriva proprio quando la Lega Nord sta raggiungendo il suo massimo di popolarità attestandosi nei sondaggi quasi al 15%.

Un exploit incredibile quello della Lega a livello di popolarità che qualche mese fa non era ipotizzabile.

I risultato che più fa riflettere è quello che secondo i sondaggi otterrebbe al Sud la lista “Noi per Salvini” che si attesterebbe tra il 6 e il 9% dei consensi.

Matteo Salvini in virtù dei risultati molto lusinghieri della Lega Nord e della debacle di Forza Italia che in Veneto secondo gli ultimi sondaggi si attesterebbe solo al 6% stanno sempre più ipotizzando di correre per le elezioni regionali del prossimo maggio senza allearsi con nessun altro partito.

Nella Lega Nord questi giorni sono frenetici per la preparazione della grande manifestazione che si terrà sabato 28 febbraio a Roma.

Alla manifestazione di Roma saranno presenti tutti i dirigenti della Lega Nord ed anche diversi sindaci.

Luca Tosi durante una lunga intervista  al programma‘La telefonata’ su Canale 5 condotto da Maurizio Belpietro ha dichiarato che farà l’impossibile per essere presente.

Una dichiarazione che fa ben sperare ad una prossima riappacificazione tra il segretario della Lega Nord Matteo Salvini e il sindaco di Venezia Luca Tosi.

Sull’argomento è intervenuto, dopo giorni di silenzio, uno dei diretti interessati, il presidente della regione Veneto Luca Zaia.

Il governatore, sulla possibile scesa in campo di Luca Tosi, ha così commentato: “È un’ipotesi che i veneti saprebbero valutare come un’ipotesi assolutamente abominevole che va al di là di ogni pessima aspettativa. Penso che il segretario della Liga Veneta sappia benissimo che non può candidarsi contro il suo candidato, dopodichè ognuno farà quello che vorrà”.
Luca Zaia ha anche detto che: “Questa vicenda non aiuta in vista di questa fase elettorale, però io guardo ai veneti che mi dicono di andare avanti. A me basta il sostegno dei veneti. Se poi c’è dibattito in segreteria ne devo prendere atto  ma il mio unico pensiero e del buon governo perchè bisogna sapere che quando si vincono le elezioni, poi bisogna anche governare perchè il giorno dopo la vittoria non vengono a chiederti la tessera di partito. Ma ti chiedono posti di lavoro, salute, sanità e impegno nel sociale ed è esattamente quello che abbiamo fatto negli ultimi cinque anni”.