Pensioni ultime notizie, rimborsi rivalutazioni potrebbero essere parziali

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Fu Elsa Fornero con la sua riforma a bloccare la rivalutazione di diversi milioni di pensioni.

E’ stata la Corte Costituzionale a decidere che il blocco delle rivalutazioni della riforma Fornero era incostituzionale.

L’esecutivo Renzi è a lavoro per cercare di trovare una soluzione all’intricata matassa e, per farlo, si riunirà lunedì prossimo.

Dalle ultime dichiarazioni rilasciate dallo stesso Renzi sembrerebbe che il governo sia orientato solo in parte alla restituzione delle somme derivanti dalla rivalutazione delle pensioni.

 Renzi ha dichiarato che il governo si sta “specializzando” nel risolvere problemi derivati da altri esecutivi.

Il premier ha anche detto che non è intenzione del governo introdurre un’ulteriore tassa a carico degli italiani per rimpinguare le casse dello Stato e provvedere, in seguito, al pagamento delle rivalutazioni delle pensioni.

Il blocco delle rivalutazioni delle pensioni che fu istituito dalla Fornero riguarda il periodo dal 01 gennaio 2012 al 31 dicembre 2015.

Quattro anni di blocco che, in seguito alla sentenza della Corte Costituzionale, potrebbe costare alle casse dello stato 9 miliardi di euro.

Il premier, nella sua ultima intervista, ha dichiarato che intende rimborsare però solo una parte delle somme dovute a titolo di rivalutazione.

Le ultime indicazioni parlerebbero di un rimborso da parte del  Governo di un terzo del dovuto con esborso per le casse dello Stato di circa 3 miliardi di euro.

Sembra anche possibile che l’esecutivo Renzi lunedì non prenda alcun tipo di decisione sulla rivalutazione delle pensioni  e che rimandi qualsiasi decisione subito dopo le elezioni regionali che si svolgeranno il prossimo 31 maggio.

Prima di prendere qualsiasi decisione i ministri del lavoro e dell’economia incontrerebbero la dirigenza dei sindacati per cercare di comprendere anche il loro punto di vista sull’annosa questione dei rimborsi .