Google fine al revenge porn le vendette via internet con foto e video

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Google ha deciso di tutelare la privacy, soprattutto delle donne, che sono le più esposte alle vendette degli ex che pubblicano video e foto  hot.

Google ha reso nota la nuova decisione sulla politica della privacy con il seguente comunicato: “Sappiamo che questo non risolverà il problema del revenge porn  non siamo in grado, ovviamente, di rimuovere queste immagini dai siti stessi. Ma speriamo che onorare le richieste della gente di eliminare questo tipo di immagini dai risultati di ricerca possa aiutare.”

Una decisione che farà molto discutere quella presa dai dirigenti di Google che hanno deciso di arginare il fenomeno del “revenge porn” non consentendo la pubblicazione di video e foto senza il preventivo consenso di coloro che sono ritratti nella clip o nell’immagine.

Il “revenge porn”  si è molto diffuso solo in questi ultimi anni e consiste nel pubblicare le immagini o i video hot all’insaputa delle persona ripresa o fotografata per vendicarsi per un eventuale tradimento o per essere stati lasciati o semplicemente per la voglia di far vedere ad altri il fisico della propria compagna o compagno.

Su internet, nell’ultimo periodo, stanno nascendo tantissimi siti che pubblicano questo tipo di foto e video e la dirigenza di Google ha deciso di porre un freno e limitare questa nuova moda nata sul web.

Google ha deciso che, quando ci saranno delle richieste da parte delle vittime per l’eliminazione di video o immagini che a loro insaputa sono state pubblicate sul web, interverrà tempestivamente per l’eliminazione.

L’eliminazione reale dei link da parte dei tecnici di Google avverrà già nei prossimi giorni.

Google ha reso nota la decisione di intervenire sul “revenge porn” con un comunicato stampa nel quale riferisce che i link hot pubblicati senza l’autorizzazione della persona ledono i diritti privati della stessa.

Google sta organizzando un forum sul quale, molto presto, le dirette o i diretti interessati potranno compilare ed indicare il link da cancellare e il sito dove il video o la foto è stato postato.

Amit Singhal, vice presidente di Google, uno dei promotori di questa decisione, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “La nostra filosofia è sempre stata che la ricerca debba riflettere l’intero web. Ma le immagini di ‘revenge porn’ sono intensamente personali ed emotivamente dannose e servono solo a degradare le vittime, prevalentemente donne”.