Tassa condizionatori realtà o una bufala estiva?

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In questi giorni c’è stata una vera corsa all’acquisto dei condizionatori in Italia.

Non il caldo che in molte città ha superato i 40 gradi ed in alcune ore era impossibile uscire da casa tranne se in auto con aria condizionata al massimo.

Molti italiani non sono a conoscenza che però per i condizionatori come per l’impianto di condizionamento ci sono nuove leggi in vigore.

Una in particolare introduce una serie di adempimenti tra i quali redigere un libretto di manutenzione sia per l’impianto di riscaldamento che per i condizionatori.

L’Italia si è adeguata ad una normativa europea con un decreto legge del 10 febbraio 2014 che prevede un bollino per i condizionatori che superano la potenza di 12kW.

Il decreto legge che introduce il bollino per i condizionatori è stato denominato: “Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica” ed è stato deliberato dal governo per adeguarsi ad alcune normative dell’Unione Europea sul risparmio energetico e in particolare per regolare l’immissione di C02 nell’aria che respiriamo.

Le associazioni dei consumatori, subito dopo l’approvazione del decreto legge, hanno a lungo protestato contro il provvedimento in particolare la Federconsumatori ha rilasciato il seguente comunicato stampa: “Nulla in contrario, anzi: ben vengano misure in tal senso, non si capisce però perché tutto questo debba ricadere sui cittadini, già vessati da una situazione di grave difficoltà economica”.

La nuova direttiva mette sullo stesso piano i condizionatori con l’impianto di riscaldamento ed obbliga tutti coloro che posseggono sia l’impianto di riscaldamento che i condizionatori a recarsi da un tecnico specializzato per la redazione di un libretto degli impianti che deve essere aggiornato ogni 4 anni.

La spesa per ottenere il libretto si aggira intorno ai 220 euro che diventano 300 se nell’appartamento ci sono più di un condizionatore.

Il decreto legislativo prevede inoltre sanzioni salatissime per chi non è a norma con multe che si aggirerebbero dai 500 ai 3000 euro.

La Federconsumatori a tal proposito rende noto che: “Ci chiediamo se, invece di tassare ulteriormente le tasche già vuote dei cittadini, non sarebbe stato opportuno stanziare incentivi per l’acquisto di condizionatori a basso impatto energetico e per la rottamazione di quelli che consumano di più. In questo modo i benefici per l’ambiente sarebbero stati salvi e anche le tasche dei cittadini che non si possono permettere tali aggravi”.