Casa, tasi e imu negli ultimi anni in costante aumento

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Sembra sempre più probabile che l’eliminazione della Tasi dalla prima casa possa avvenire con la prossima legge di stabilità che entrerà in vigore il prossimo 1 gennaio.

I tecnici del ministero dell’economia sono a lavoro per cercare di trovare una soluzione per eliminare la Tasi sull’abitazione principale senza creare scompensi alle casse dello Stato.

Lo stesso Matteo Renzi ha inviato un messaggio a tutti i parlamentari che sostengono la maggioranza nel quale ribadisce l’esigenza di eliminare la Tasi e l’Imu sulla prima casa: “Ci rivedremo al rientro a Roma, pronti da subito per una legge di stabilità che proseguirà nel taglio delle tasse”.

Secondo i tecnici del ministero dell’economia, l’eliminazione della Tasi costerebbe alle casse dello Stato più di 3,5 miliardi.

L’Agenzia dell’Entrate ha divulgato i dati sulle entrate sulle tasse sulle abitazioni che hanno prodotto un incasso per lo stato nel 2014 di 42,1 miliardi di euro.

Nel 2013 le entrate erariali sono stati inferiori al 2014 di 4,6 miliardi di euro.

La differenza tra il 2013 e il 2014 è dovuta dall’introduzione della Tasi che ha determinato un nuovo gettito per le casse dello Stato.

La Confedilizia ha così commentato i dati resi noti dall’Agenzia dell’Entrate:

“In Italia vi è un livello di tassazione patrimoniale sugli immobili ormai spropositato, pari ad oltre il 60% dei tributi su questi beni. Ai 25 miliardi di Imu e Tasi, si aggiunge un altro miliardo dall’imposizione sostanzialmente patrimoniale dell’Irpef applicata sulle case che i proprietari non riescono ad affittare situate nella città di residenza (soggette ad altre 5 imposte: Imu, Tasi, Tari, addizionale comunale e regionale Irpef). E’ urgente intervenire per cambiare direzione”.