Bitcoin perquisita a Sydney casa del presunto inventore

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Sembrerebbe che la polizia australiana abbia finalmente rintracciato l’inventore della moneta virtuale Bitcoin.

La notizia è stata resa nota dai giornali australiani che parlano di una lunga e approfondita perquisizione della polizia della città di Sidney nella casa di proprietà del presunto inventore di Bitcoin.

Le perquisizioni nell’appartamento di Sidney sono avvenute per alcune indagini fiscali.

L’uomo, che è stato oggetto della perquisizione e che si presume possa essere il creatore della moneta Bitcoin, è Craig Steven Wright.

Craig Steven Wright, secondo quanto detto dalla polizia australiana, ha dichiarato di non essere l’inventore di Bitcoin ma di essere un imprenditore.

L’uomo, su cui la polizia ha forti sospetti che sia l’inventore di Bitcoin, ha 44 anni.

In un primo momento si era pensato che l’inventore della moneta virtuale Bitcoin fosse un ingegnere che risiede in California e che si chiama SatoshiNakamoto.

L’ingegnere californiano ma di origini nipponiche ha sempre negato di essere l’inventore di Bitcoin, la moneta virtuale inventata nel 2009.

Dal 2014 ad oggi noti blog statunitensi come Wired e Gizmondo hanno sostenuto che l’inventore della moneta virtuale fosse un australiano.

La moneta virtuale Bitcoin è al centro di investigazioni ed è finita nel mirino della polizia di mezzo mondo perché si ritiene che verrebbe utilizzata per truffe e speculazioni.

Alcuni investigatori ritengono che la moneta virtuale Bitcoin sia utilizzata dall’Isis per lo spostamento di ingenti quantitativi di monete e per finanziare i suoi attentati.

Il sito Gizmondo, in particolare, ha rivelato che l’imprenditore australiano Wright ed un informatico che risiedeva negli Stati Uniti d’America da anni stanno lavorando ad un progetto comune, la creazione di una moneta virtuale.

L’informatico americano è deceduto due anni fa nel 2013.

Bitcoin da la possibilità, a chi usufruisce del servizio, di effettuare le transazioni nel completo anonimato senza che nessuno possa sapere da chi sono stata realmente effettuate.

Per questo motivo la moneta sarebbe utilizzata per transazioni non lecite.