La cocaina annienta il cervello dell’uomo provocando il cannibalismo

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Il farmaco che potrebbe ridurre gli effetti devastanti che la cocaina provoca al cervello deve essere in questi mesi testato sull’uomo.

A renderlo noto è stato lo stesso team di ricerche dell’università Johns Hopkins che ha anche riferito che ci vorrà ancora del tempo prima che il medicinale possa essere commercializzato.

I test avranno inizio già nei prossimi mesi, prima si effettueranno ancora altre prove sui topi poi si passerà agli esseri umani.

I danni dell’uso smisurato delle sostanze stupefacenti era noti ma non si poteva immaginare che la cocaina distruggesse le cellule del cervello.

Una ricerca si è concentrata sugli effetti devastanti della cocaina ed ha costatato che provoca del cannibalismo tra le cellule del cervello che si divorano l’una con l’altra.

La ricerca di alcuni studiosi americani ha portato anche alla scoperta di un farmaco che può delimitare il cannibalismo tra le cellule.

Uno studio condotto dai ricercatori di una delle più importanti università al mondo, la Johns Hopkins University School of Medicine, ha potuto constatare gli effetti devastanti che la cocaina fa al cervello. La ricerca condotta dai studiosi americani è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica “Proceedings of the National Academy of Sciences”.

I ricercatori hanno potuto constatare gli effetti devastanti che la cocaina provoca al cervello sottoponendo a vari test alcuni topi. I risultati della ricerca sono stati terrificanti: la cocaina può determinare la distruzione del cervello.

Secondo i ricercatori americani l’assunzione smisurata della cocaina determina la cancellazione dei neuroni provocando forme di cannibalismo tra le cellule del cervello.  All’incredibile risultato della ricerca gli studiosi ci sono arrivati dopo aver studiato il comportamento dei topi e svolto un’attenta autopsia del cervello delle loro povere cavie.

Il risultato dell’autopsia ha evidenziato: “evidenti segni di decesso delle cellule del cervello indotto dall’autofagia dopo elevate assunzioni della droga”.  Gli studiosi hanno potuto constatare che il fenomeno di cannibalismo tra le cellule del cervello era in atto anche tra i topi nati da una madre che nel corso della gravidanza aveva assunto della cocaina.

Per cercare di evitare questo fenomeno di cannibalismo per l’alto uso delle droghe i ricercatori americani hanno testato un nuovo medicinale scientificamente denominato CGP3466B. Il farmaco riesce a proteggere alcune delle cellule del cervello dal fenomeno di cannibalismo che si determina dall’assunzione di cocaina.

Il farmaco è già stato testato dall’uomo però per un altro tipo di malattia il morbo di Parkinson. I ricercatori americani  puntano a riuscire ad arginare il fenomeno del cannibalismo per assunzione delle sostanze stupefacenti:  “arrivare a un farmaco in grado di prevenire gli effetti dannosi della cocaina in chi ne è dipendente”.

Prasum Guha, uno dei ricercatori che ha condotto lo studio della celebre università Johns Hopkins, ha spiegato gli effetti devastanti della cocaina nel cervello dell’uomo: “Una cellula è come un contenitore nel quale si forma in continuazione spazzatura. L’autofagia agisce come un’aspirapolvere che aspira via i rifiuti anche le cose che bisogna tenere. La cocaina spinge a sbarazzarsi delle cose positive come i mitocondri che producono energia per la cellula”.