Unioni civili, la lettera-appello di 400 Vip per il sì a ddl Cirinnà

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Quattrocento personaggi famosi hanno voluto far sentire il proprio parere sul tanto chiacchierato disegno legge Cirinnà. A firmare la lettera sono stati noti intellettuali, scrittori, attrici e attori e famosi uomini e donne dello spettacolo. Hanno firmato le lettere anche il famoso scrittore Andrea Camilleri, i cantanti Tiziano Ferro, Jovanotti e Laura Pausini, Daria Bignardi celebre giornalista e direttrice, dallo scorso 17 febbraio, di Rai 3.

La lettera è stata pubblicata sul noto sito Change.org ed ha come primo firmatario lo scrittore Sebastiano Mauri. I 400 sottoscrittori della lettera hanno lanciato anche una petizione online su Change.org che ha raccolto subito numerosissime firme.

 La lettera inizia con un accorato appello ai parlamentari italiani che votino così come è stato presentato il disegno legge Cirinnà:

“Agli onorevoli membri del Parlamento italiano, la legge Cirinnà rappresenta, oggi, l’occasione storica di fare un primo passo verso il riconoscimento di diritti civili e umani fondamentali. È tardi per perdersi in strategie politiche, si sta parlando delle vite concrete di milioni d’italiani in estenuante attesa di esistere agli occhi dello Stato. Siamo fuori tempo massimo, come hanno chiaramente indicato la Corte Costituzionale e la Corte Europea dei Diritti Umani. La legge Cirinnà è già frutto di numerosi compromessi con un

Parlamento che, in nome di una presunta difesa dell’infanzia, sceglie di ignorare i bambini italiani che oggi crescono privati dei loro diritti. Se comparata alle leggi vigenti nei Paesi a noi vicini e affini, questa legge, oltre ad arrivare ultima in Europa occidentale, garantisce il minimo dei diritti alle persone LGBT. Un minimo oltre il quale non si può sconfinare, perché significherebbe approvare una legge di facciata o peggio lesiva, rimandando al mittente il riconoscimento di legittimità di milioni d’italiani e delle loro famiglie”.

Matteo Renzi in una recentissima intervista è apparso fiducioso sull’approvazione del ddl CIrinnà. Il presidente del consiglio ha riferito che spera che, entro qualche giorno, il Senato approvi la legge. Il premier e il ministro degli interni Angelino Alfano sembra abbiano trovato l’accordo sull’approvazione del ddl Cirinnà però stralciando la tanto discussa stepchild adoption.

Matteo Renzi per l’approvazione del disegno legge Cirinnà è pronto anche a chiedere la fiducia al Senato. Lo scrittore Sebastiano Mauri ha rivelato a la Repubblica il perché della lettera: “tutto è nato dopo Sanremo. Con un semplice passaparola fra amici siamo arrivati a più di 400 adesioni, segno che la mia frustrazione è condivisa da tanti esponenti mediatici della cultura e dell’imprenditoria italiane”.