Riforma pensioni Renzi 2014: ultime notizie e novità proposte Poletti modifiche Fornero

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Ora per l’esecutivo di Renzi è arrivato il momento di correre e di mettere in attuazione la sua agenda di riforme.

Si parte, con una delle più attesa nel nostro paese, la riforma del lavoro.

Proprio oggi sono arrivati i dati dell’Istat sulla disoccupazione che sono a dir poco allarmanti.

Il 12,9% della potenziale forza lavoro italiana è attualmente inoccupata ed il dato si riferisce al mese di gennaio 2014.

Vi è stato un incremento del tasso di disoccupazione di dicembre 2013 di quasi lo 0,2% attualmente i disoccupati raggiungono la cifra record in Europa di tremilionitrecentomila unità.

Con questi dati molto preoccupati il governo Renzi si appresta a varare una riforma del lavoro che dovrebbe per forza di cosa rompere con il passato e cercare di essere più innovativa e convincente possibile per rimettere in moto gli investimenti e quindi le assunzioni.

In questo ambito avranno sicuramente vitale importanze alcune modifiche all’attuale riforma pensionistica.

Non si può pensare che i lavoratori possano andare in pensione al compimento del sessantaseiesimo anno di età, allungando i  tempi della cosiddetta staffetta generazionale, che con una disoccupazione che ha toccato livelli altissimi, potrebbe essere un primo passo per la costituzione di nuovi posti di lavoro.

Sta ora sicuramente a Renzi ed in particolar modo al nuovo ministro del lavoro Giuliano Poletti trovare il modo con nuove formule di prepensionamento o modificando la legge Fornero di rimettere in moto la staffetta generazionale.

Altro nodo spinoso che il governo dovrà affrontare è quello degli esodati che restano da salvaguardare che sono più di 130.000 persone che non hanno più reddito perché hanno perso il posto di lavoro e non hanno diritto alla pensione in seguito ai cambiamento dei requisiti dei limiti d’età con l’entrata in vigore della riforma pensionistica della Fornero.

Le tante categorie in attesa che si apri la possibilità del prepensionamento come i lavoratori precoci e usuranti sperano che con l’avvento di Renzi dopo tante promesse in precedenza non mantenute sia la volta buona che si faccia qualcosa di concreto.