Riforma pensioni Renzi 2014: ultime novità da Damiano e Poletti su esodati, quota 96 scuola e lavoratori precoci

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Renzi è in giro per l’Europa per spiegare le riforme che il suo governo intende attuare per innescare la ripresa economica nel nostro paese.

Il nuovo Presidente del Consiglio ha una agenda scadenzata di riforme: la prima è la legge elettorale che è stata licenziata dalla Camera con voto favorevole ed ora si appresta ad essere esaminata e poi si spera approvata dal Senato, la seconda riforma riguarda il lavoro, con il riordino dei contratti determinati e di apprendistato e delle indennità di disoccupazione che dovrebbe a breve approdare in parlamento per essere esaminata, a breve saranno presentate dal Premier le riforme sulla giustizia, sulla pubblica amministrazione.

Tante sono state le promesse negli anni passati e pochissime sono state le riforme fatte in Italia.

Una di queste è la riforma delle pensioni della Fornero approvata nel 2011 dall’esecutivo allora guidato da Monti ed entrata in vigore il 1 gennaio 2012.

Per molte categorie di lavoratori la riforma Fornero ha creato non pochi problemi per grossolani errori di valutazione.

Ma al momento né il Presidente del Consiglio Matteo Renzi né il nuovo Ministro del Lavoro Giuliano Poletti hanno spiegato come e quando vogliono modificare la legge Fornero soprattutto per  accontentare alcune categorie di lavoratori che sono rimaste molto svantaggiate dalla nuova riforma pensionistica come esodati, Quota 96, lavoratori precoci e usuranti.

Gli esodati sono dei lavoratori intorno ai sessantadue anni che si sono trovati con l’approvazione della Legge Fornero senza lavoro e senza pensione e che attualmente in molti non riescono a trovare lavoro e si trovano in una situazione di estremo disagio.

La soluzione del problema degli esodati era stata in precedenza prima proposta dall’Onorevole Damiano con un nuovo modello di flessibilità pensionistica e poi dall’ex Ministro del lavoro Giovannini con l’idea del prestito pensionistico.

Proposte che oltre accontentare gli esodati potevano anche risolvere i problemi pensionistici di due categorie fortemente penalizzate come i Quota 96, lavoratori precoci e usuranti.