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Berlusconi resta al comando di Forza Italia, ma servono soldi, Fitto vuole primarie

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Sono i giorni della resa dei conti nei partito che hanno subito una sonora sconfitta alle elezioni europee tenutesi lo scorso 25 maggio.

Due sono i partiti che hanno subito un notevole ridimensionamento all’ultima tornata elettorale il Movimento Cinque Stelle che non è andato oltre il 21,5% dei consensi doppiato nelle preferenze dall’uragano Pd e Forza Italia che non è riuscita a raggiunge il 20% dei voti riuscendo ad ottenere un misero 16,30%.

Soprattutto tra il partito degli azzurri sono in molti gli scontenti tra i quali spicca il pugliese Raffaele Fitto che è stato il più suffragato in Italia nel partito e chiede maggiore visibilità.

L’ex governatore pugliese e delfino di Berlusconi non ha mai digerito le ultime nomine dirigenziali fatte nel partito una su tutte quella di Giovanni Toti nominato direttamente da Silvio Berlusconi consigliere personale.


Raffaele Fitto che non ha mai discusso la leaderchip  di Silvio Berlusconi chiede che già da ora i definisca chi sarà il suo successore che dovrà tentare di riunire tutte le forze del centrodestra.

Intanto il cavaliere che ieri ha ribadito che continuerà a guidare in prima persona il partito ha Roma nella sede nazionale di Forza Italia a San Lorenzo in Lucina ha dichiarato un po’ a sorpresa che il partito ha gravi problemi economici e che per al momento servirebbero al momento almeno trenta milioni di euro.

Silvio Berlusconi ha invitato tutte le sedi distaccate del partito ad aprire una campagna di tesseramento che coinvolga più gente possibile.

Intanto si rafforza l’asse Forza Italia – Lega Nord con la dichiarazione di Berlusconi e l’invito a tutti i supporter del partito a firmare i cinque referendum proposti dai leghisti.