Manovra 2020 con il botto, 8 miliardi di nuove tasse del Conte bis, M5S in rivolta si va verso una nuova crisi di governo?

Sono all’incirca 8 miliardi gli introiti previsti dalla nuova legge di bilancio grazie alle nuove tasse e balzelli in arrivo.

La stesura della nuova legge finanziaria ha provocato non pochi mal di pancia all’interno del governo. In particolare nel M5S che sul suo sito ufficiale ha rilasciato un durissimo comunicato stampa chiedendo un immediato incontro chiarificatore con il Premier Conte e con gli altri partiti di maggioranza, Pd in testa.

Matteo Renzi, dalla Leopolda continua a attaccare sia il Pd, definito dalla Boschi il partito delle tasse, che Giuseppe Conte, chiedendo a viva voce l’abolizione di quota 100.

Ma il partito più in ebollizione in questo particolare momento è il M5S. La base del partito è scontenta, i grillini stanno sempre più perdendo consensi e le elezioni in Umbria si avvicinano e già si pensa che possano essere una debacle senza precedenti.

I grillini sono contro alcune tasse previste nella bozza della legge di bilancio 2020. Per sterilizzare l’aumento dell’Iva servono 23 miliardi di euro.

La tassa più pesante sarà ancora una volta quella sugli immobili, con l’accorpamento di Imu e Tasi l’imposta salirà dell’0,86%. La cedolare secca sugli affitti invece sarà del 12,5 % anziché del 10%.

Ci sarà l’incremento  del 200% dell’imposta di registro tra privati che passerà da 50 a 150 euro.

Nuove tasse su plastica e imballaggi che colpiranno i produttori. Previsto anche il taglio delle detrazioni per i redditi superiori i 100 mila euro. Nuove tasse previste anche per sigarette, lotterie e lotto.