Riforma pensioni Poletti 2014: ultime notizie proposte modifiche Fornero precoci, donne, Quota 96

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I politici  italiani, dopo l’elezioni europee che di fatto hanno sancito la legittimità del governo Renzi con oltre il 41% dei consensi, in questo periodo storico parlano solo ed esclusivamente di riforme.

Clamorose sono state le dichiarazioni di Beppe Grillo, leader del movimento Cinque Stelle, di un possibile accordo con il “nemico giurato” delle elezioni europee, Matteo Renzi, sulla riforma elettorale, del Senato e del titolo V della costituzione.

Matteo Renzi ha subito risposto al comico genovese dicendosi pronto a incontrarsi purchè si faccia seriamente.

Nel tentativo di intesa tra Movimento Cinque Stelle e Partito Democratico oggi si è fatta avanti anche la Lega, con il suo segretario Matteo Salvini, che si è detto pronto a collaborare con il governo a condizione che vengano tenute conto le eccezioni da sempre care al movimento del carroccio sul decentramento dei poteri.

Proprio la Lega è stata la fautrice del referendum per l’abrogazione della riforma Fornero che ha raccolto un numero insperato ed elevatissimo di adesioni anche al sud Italia.

Si pensava che con l’ultima riforma approdata in consiglio dei ministri della pubblica amministrazione fosse giunto il momento di far ricorso ad un massiccio prepensionamento per diminuire il numero elevatissimo di esuberi fra gli statali.

Ma molti sono stati gli statali rimasti delusi dalla mancata attuazione del prepensionamento.

Ora per modificare l’età pensionabile dell’attuale riforma Fornero, la più elevata in tutta Europa, si spera nelle iniziative che intende portare a termine il ministro del lavoro Giuliano Poletti per salvaguardare la categoria più penalizzata di tutte dall’attuale legge pensionistica: gli esodati.

Poletti ha in mente una formula di prepensionamento che permetta a chi ha perso il lavoro ed ha più di 60 anni di poter avere uno scivolo pensionistico.

C’è da vedere se il Ministro del welfare, che presto dovrà trovare una soluzione per i lavoratori e le lavoratrici che fanno parte della categoria degli esodati, vorrà anche risolvere l’annoso equivoco dei Quota 96 e permettere a chi ha lavorato una vita ed ha accumulato il massimo dei contributi, come i lavoratori precoci, di poter accedere alla pensione.