Un selfie con Salvini dopo un comizio gli costa il posto, quel giorno era in malattia

Cristiano Lanzi di 47 anni ha perso il suo posto di lavoro per un selfie fatto con Salvini subito dopo un comizio del leader della Lega.

L’uomo di Granarolo in Emilia è stato oggetto di licenziamento della ditta nella quale lavorava perché il giorno del selfie, poi pubblicato incautamente sui social, era in malattia.

La notizia è stata resa nota dal Resto del Carlino. Lanzi è anche un sindcalista ella Flit Cgil.

La ditta motiva così il licenziamento: “Lanzi era personalmente alla visita del segretario della Lega benché fosse in malattia. Tale presenza è documentata da immagini e video mentre, apparentemente in buona salute, era intento a farsi fotografare. Quell’immagine ha indispettito i suoi colleghi di lavoro, anche in considerazione della sua carica sindacale”.

Il lavoratore era in malattia dal 2 ottobre fino al 6 dicembre ma è stato ripreso dalle tv locali mentre cercava di scattarsi un selfie con il leader della Lega il giorno 18 novembre.

La multinazionale Schenker dove il lavoratore era regolarmente assunto, ha decido di licenziarlo.

Lanzi ha riferito che ha intenzione di impugnare il licenziamento: “Non credo di aver fatto nulla di male e lo dimostrerò nelle sedi opportune. Dovevo essere a casa dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19 (per le fasce di reperibilità, ndr) e l’evento con Salvini iniziava alle 15 mentre il selfie è delle 16.10. Alle 16.30 sono andato a prendere i bimbi a scuola a Granarolo, che dista pochi chilometri da Minerbio. Poi subito a casa per farmi trovare in caso di controllo”.

Lanzi ha anche ricordato che sono stati i medici a raccomandarlo di uscire perché soffriva di crisi depressiva.

Il sindacalista ha anche detto che: “Se nella lettera di licenziamento l’azienda sottolinea che mi sono fatto fotografare con Salvini e che ho dato fastidio ai colleghi, è probabile che l’azienda ce l’abbia con me perché sono leghista”.