Coronavirus, Giuseppe Conte e l’economia italiana “È il momento di abbassare i toni, dobbiamo fermare il panico”.

Il Premier Conte è molto preoccupato per la situazione in Italia in seguito al proliferarsi di casi di Coronavirus nel nostro paese. Secondo molti il danno più grave potrebbe essere recato alla nostra economia.

Già in ginocchio risultano i settori del turismo e dello spettacolo. In particolare, sono tantissimi i turisti stranieri che hanno già disdetto le vacanze in Italia.

Giuseppe Conte, durante una riunione alla Protezione civile di Roma ha chiesto di abbassare i toni per fermare il panico.

Il Premier ha anche chiamato i vertici Rai per chiedere di non cercare di allarmare la gente e sembra che sia stato incaricato Luigi Di Maio, attuale ministro degli esteri, per preparare un piano “contro le fake news su di noi nel resto del mondo”.

Le zone colpite dal Coronavirus (Pavia, Lodi, Cremona e Milano) da sole valgono il 12% del Pil italiano e il 2% di quello europeo.

Il premier ha sottolineato come: “Solo nella zona rossa ci sono 63 aziende medio grandi, senza contare negozi ed esercizi commerciali, con oltre 4000 occupati e 1,7 miliardi di fatturato nel 2019. Intervenire in modo drastico è stato fondamentale, ma dobbiamo fare attenzione affinché tutte le misure siano proporzionate e non controproducenti”.

Walter Ricciardi, componente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha voluto sottolineare come: “Su 100 persone malate, 80 guariscono spontaneamente, 15 hanno problemi seri ma gestibili in ambiente sanitario, il 5% è gravissimo e di questi il 3% muore”.