Emergenza economica, il grido di dolore di Decaro “Così non ne veniamo più fuori, la burocrazia sta uccidendo famiglie e imprese, servono aiuti a fondo perduto”

Antonio Decaro a “Il Quotidiano del Sud” ha rilasciato una lunga intervista sulla grave crisi economica che sta colpendo tutta l’Italia e Bari-

Decaro ha detto che “la burocrazia sta uccidendo famiglie e imprese e così non ne veniamo più fuori”.

Il sindaco di Bari ha voluto precisare che già «I soldi a disposizione già non sono tanti se poi l’accesso a questi fondi, penso ai 25mila euro per le piccole imprese o persino alla cassa integrazione in deroga, si trasforma in una corsa ad ostacoli allora non ci riprendiamo più».

Il Sindaco di Bari ha detto che secondo lui il problema è la burocrazia: «Troppa burocrazia sta bloccando non solo sgravi e incentivi ma sta mettendo a rischio la sopravvivenza delle famiglie. Da ormai oltre un mese migliaia di persone attendono la cassa integrazione, questa certamente non è la ricetta per riprenderci. Già i soldi non sono tanti, se poi rendiamo pure difficile l’accesso non ne veniamo fuori. Se non fossimo intervenuti noi sindaci sarebbero aumentate le tensioni sociali che si sono già innescate. Abbiamo fatto i salti mortali per consegnare la spesa gratuitamente alle famiglie che non avevano più un euro sui loro conto correnti, abbiamo speso immediatamente i 400 milioni ricevuti dallo Stato e, per fortuna, le donazioni ci hanno aiutato a sopperire».

La ricetta di Decaro per cercare di arginare la crisi sono i prestiti a fondo perduto che si posso sovvenzionare: «Utilizzando i fondi europei. Dobbiamo essere più elastici, snellire la burocrazia se non vogliamo lasciarli morire. Le piccole imprese rappresentano il tessuto economico e vitale della nostra società. E quando parlo di non soffocarli con la burocrazia non mi riferisco solamente all’accesso ai prestiti. Faccio un esempio: un locale per ottenere l’autorizzazione a mettere un tavolino fuori deve inoltrare almeno otto pratiche tra Comune, Soprintendenza, Asl. Siamo in una fase di emergenza e si devono dare risposte di emergenza: il governo dovrebbe eliminare le procedure della Soprintendenza per 6 mesi, non è che se mettiamo i tavolini davanti ai palazzi storici li stiamo abbattendo. Io ho deciso che a Bari aumenterò a ristoranti, bar, pizzerie, pub il suolo pubblico gratuitamente. Dobbiamo dare la possibilità a tutti di riaprire certamente in sicurezza, ma con il sostegno concreto».