Emergenza Covid-19, famoso infettivologo sul no ai bagnini alla respirazione a bocca a bocca “E’ una follia pura, tutto il mondo ci ride dietro”

Secondo le linee guida dell’Inail i bagnini non potranno questa estate cercare di salvare qualcuno che rischia di soffocare.

Infatti le linee guida vietano ai bagnini la respirazione a bocca a bocca che in passato a permesso di salvare molte vite umane.

Secondo l’infettivologo del’ospedale San Martino di Genova e consulente della Regione Liguria Matteo Bassetti: «Lasciare morire uno affetto da insufficienza respiratoria per non rischiare un possibile contagio è follia pura, ha spiegato in un intervento in diretta nella trasmissione L’Aria che tira di La7. Siamo di fronte a un’infezione che con i numeri di oggi colpisce l’1/2 percento della popolazione, dobbiamo continuare sul percorso di responsabilizzazione del cittadino, non inserendo regole che mettono cavilli difficili da rispettare».

La linea guida tanto discussa dell’Inail è la seguente: “In attesa di nuove evidenze scientifiche, si raccomanda di valutare il respiro soltanto guardando il torace della vittima alla ricerca di attività respiratoria normale, ma senza avvicinare il proprio volto a quello della vittima e di eseguire le sole compressioni (senza ventilazioni) con le modalità riportate nelle linee guida. Se disponibile un DAE utilizzarlo seguendo la procedura standard di defibrillazione meccanica. Si raccomanda di indossare i dispositivi di protezione individuale (DPI). Al termine della RCP, il soccorritore deve lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone o con gel per le mani a base di alcool. Si raccomanda, inoltre di lavare gli indumenti appena possibile e prendere contatto con le autorità sanitarie per ulteriori suggerimenti, se del caso”.