Franco Di Mare risponde a Salvo Sottile “Non sono un tagliatore di teste ma Salvo Sottile non è il proprietario di “Mi manda Rai 3”

Un’estate ricca di polemiche che non accennano a placarsi.

In questo “tutti contro tutti” che non è ciò che ci aspettavamo dopo la pandemia, quando, a detta dei più, ci saremmo scoperti migliori, si stanno verificando liti, discussioni e polemiche, forse, più agguerrite che mai.

Salvo Sottile contro Franco Di Mare

Franco di Mare che dal mese di maggio è diventato direttore di Rai tre ha preso alcune decisioni per i prossimi palinsesti, che hanno creato molti malcontenti, inevitabili, tra chi è stato escluso.

Un escluso eccellente è stato il bravissimo e amatissimo Salvo Sottile che è rimasto fuori dalla conduzione di “Mi manda Rai tre” e che ha detto che proprio non se lo aspettava soprattutto quando ha sentito la motivazione.

Infatti, Franco Di Mare ha giustificato, a detta di Salvo Sottile, la sua esclusione con la volontà di privilegiare gli interni, per questo avrebbe scelto  Ruffo e Galeazzo a discapito dei giornalisti esterni.

Inoltre, la Rai si è mossa anche nell’ottica di una riduzione dei costi a fronte di un compenso a Salvo Sottile, da contratto, pari a 400mila euro, mai smentito.

La replica di Franco Di Mare

Franco Di Mare ha deciso di intervenire in questo attacco che gli è stato fatto da Salvo Sottile e ha voluto dire la sua per spiegare le sue ragioni e per chiarire la situazione rilasciando un’intervista a Repubblica.

Franco Di Mare ha dichiarato: “Con l’agente di Sottile stavo valutando una soluzione alternativa per lui. Mi è arrivata una lettera dell’avvocato in cui mi si diffidava dallo scegliere. Ma un direttore sceglie“.

E poi aggiunge: “Mi Manda Raitre è nato con l’esigenza di trovare una figura che rappresentasse i cittadini vessati dal potere. Ed è sempre stata una figura interna, è quello che in Inghilterra chiamano l’ombudsman, il difensore civico. E’ una trasmissione con la mission del servizio pubblico: la Rai manda qualcuno a chiedere conto di un diritto violato. Deve essere un giornalista interno a farlo: in passato Antonio Lubrano, Piero Marrazzo, Andrea Vianello. Ho sostituito Sottile, che non è proprietario di Mi Manda Raitre, con due valentissimi interni Federico Ruffo e Lidia Galiazzo“.

Salvo Sottile aveva, però, anche eccepito che se si voleva dare valore agli interni come mai era stata scelta Luisella Costamagna che è un ‘esterna e aveva detto così: “Se la condanna è essere un giornalista esterno e per questo devi essere messo da parte, allora tutti i giornalisti esterni che ci sono in Rai devono preoccuparsi, perché se si segue la logica di Di Mare presto verranno mandati via, no?”

e allora Franco Di Mare è intervenuto anche su questo punto: “Vanno valorizzati gli interni ma si deve attingere dal mercato esterno se servono fuoriclasse. Costamagna è professionalmente forte ed è una scommessa: è stata tanto al palo e so che farà benissimo”.

Un’altra persona che è stata esclusa dai prossimi palinsesti e che ha polemizzato con questa scelta è stata Gloria Guida ma anche a suo proposito Franco Di Mare ha dato le sue motivazioni: “Dovevamo scegliere tra i tagli lineari – con l’ascia – e quelli mirati. Volete che rientri in un budget inferiore? Allora sono costretto a sfrondare qua e là. Non sono un tagliatore di teste, devo far quadrare i conti. Però ho salvato il programma“.

E poi, ancora ha chiarito: “L’ex direttore Stefano Coletta aveva avviato la sperimentazione di prodotti nuovi. Col ritorno di Fabio Fazio tutto si ridisegna. In autunno ci sarà Geppi Cucciari nell’access time, poi arriverà Stefano Bollani“.

E, ancora ha parlato del nuovo programma che andrà in onda “Il titolo quinto” e ha detto: “Il titolo quinto, che andrà in onda il venerdì sera. perché la domanda ‘chi comanda in questo Paese?’ è cruciale. Racconteremo l’Italia. Abbiamo visto durante l’emergenza Covid-19 a cosa porta la spaccatura tra i governanti: ‘Io apro’, ‘io chiudo’, ‘io prendo il lanciafiamme’. E il premier Conte ha alzato la voce. Ci ritroveremo così in autunno, quando si riaffaccerà il virus e ci saranno le elezioni regionali. Allora il titolo V sarà centrale, col Nord che arranca e il nuovo orgoglio del Sud. Penso a due studi, a Milano e a Napoli, come due conduttrici interne“.