Istat aumentano i poveri, boom al Sud, 500 mila bambini senza latte

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La crisi si sente ed attanaglia le famiglie italiane che secondo i dati Istat riguardanti l’anno 2013 diventano sempre più povere.

Dati molto allarmanti quelli dell’Istat secondo i quali il 33% degli italiani vivono in uno stato di povertà con la proporzione pazzesca di un 1 italiano su 3.

Cero che con questi dati c’è bisogno di intervenire prestissimo soprattutto aiutando quelle famiglie che sono il 7,9% che vivono in uno stato di povertà assoluta significa che non possono acquistare i beni base come alimenti di primaria necessità.

Al momento il governo Renzi non ha ancora iniziato una vera politica di solidarietà nei confronti di questi italiani che sono nel baratro.

Famiglie a mono reddito nelle quali il capo famiglia ha perso il lavoro e molto probabilmente non ha più diritto agli ammortizzatori sociali e vivono nel dramma di non sapere da dove vivere.

Bene in uno scenario così cupo l’intervento del governo si rende necessario serve una politica non solo di riforme che indubbiamente vanno fatte al più presto ma di rilancio dell’economia.

Una politica che dia un vero choc all’imprese e al commercio che determini l tanto auspicata ma vista ancora come un miraggio ripresa occupazionale.

Secondo l’Istat il 16,6% dell’intera popolazione italiane vive in una situazione di povertà nella quale deve per forza di cose fare a meno di tutto.

Il 16,6% di popolazione significa che sono in 10 milioni gli italiani che vivono in uno stato di indigenza e ben 6 milioni in uno stato di assoluta povertà.

La zona in Italia che sta peggio di tutte secondo i dati Istat è il Sud con il 26% degli italiani che vivono in uno stato di povertà va nettamente meglio al Nord con il 6% ed al centro con il 7,5%.

Le persone diventate più povere in questo ultimo anno sono state 206 mila una cifra impressionante che dimostra che ancora la crisi in Italia si sente e come.

I dati rilevati sono i peggiori da quando l’Istat nel 2005 ha iniziato queste analisi.

Al Sud ci sono regioni come la Sicilia dove le persone in stato di povertà sono il 32,5% della popolazione.

Anche in Calabria la situazione è gravissima con il 32,4% di poveri, seguita dalla Sardegna con il 24,8% , dalla Puglia con il 23,9% e dalla Campania con il 23,1%.

La regione invece che è la più virtuosa in Italia invece è il Trentino Alto Adige con solo il 4,3% di persone indigenti seguita dall’Emilia Romagna con il 4,5%.

Un altro dato purtroppo terribile è che 500 mila bambini in Italia inferiori all’età di 5 anni sono stati aiutati da associazioni o dai servizi sociali anche  per beni essenziali come per il latte o per l’acquisto dei pannolini.