Compravendita senatori Prodi sentito al processo di Napoli dice: “Non sapevo nulla”

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Il clima politico si sta infiammando dopo la lettura della sentenza della corte di Appello di Milano che ha assolto Silvio Berlusconi nel processo Ruby dopo che in primo grado l’ex cavaliere era stato condannato a sette anni.

Ma il leader di Forza Italia che sicuramente dopo la sentenza di oggi esce moralmente vittorioso ha ancora un processo penale con un’accusa molto pesante da smontare che si sta tenendo a Napoli per la presunta compravendita di senatori avvenuta quando era presidente Romano Prodi dove Silvio Berlusconi è accusato di aver corrotto l’ex senatore Sergio Gregorio.

E’ stato ascoltato al processo in atto presso il tribunale di Napoli in questi giorni come teste proprio Romano Prodi che è stato interrogato per più di un’ora.

Il politico bolognese che nel 2006 vinse l’elezioni a capo dell’Ulivo ed iniziò il suo secondo mandato come Presidente del Consiglio con una maggioranza molto risicata ha ammesso che: “c’erano chiacchiere quotidiane per far passare i senatori dal centrosinistra al centrodestra, ma non sono mai stato informato sui fatti specifici, altrimenti sarei ancora presidente del Consiglio”.

Romano Prodi poi ha anche dichiarato che l’ex senatore Sergio De Gregorio eletto nelle circoscrizione Campania nel 2006 nelle fila dell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro e poi improvvisamente è passato nelle file della colazione opposta aderendo al partito di Forza Italia, gli invio circa un anno fa per l’esattezza il 12 agosto 2013 una lettera nella quale chiedeva scusa del suo comportamento all’ex premier ed ammetteva di essere stato “persuaso” a cambiare partito da Silvio Berlusconi.

L’ex presidente del consiglio ha anche detto che: “Se avessi saputo che il senatore De Gregorio intendeva passare al centrodestra avrei avuto più attenzione. Io al Governo ci stavo bene”

Imputato nel processo di Napoli per la compravendita di senatore oltre a Silvio Berlusconi vi è anche Walter Lavitola, attualmente in carcere per vicende legate a tangenti, ex direttore del quotidiano Avanti.

Romano Prodi ha anche detto che non può con certezza dichiarare che vi fu una compravendita di senatori ma che nei corridoi di palazzo Madama non si parlava di altro.

Il processo dopo la testimonianza di Romano Prodi è stato rinviato al prossimo 15 settembre.