Legambiente dati scioccanti su rischio idrogeologico sono 6.633 i comuni a rischio

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Oggi è stato il giorno della presentazione di Legambiente al “Festambiente” che come ogni hanno si è tenuto in maremma nel comune di Ripesca dei dati sul rischio idrogeologico in Italia.

Uno studio che ha prodotto dei risultati molto allarmanti sullo stato del territorio italiano uno dei più franosi al mondo.

La scorsa stagione autunnale e invernale è stata molto drammatica dal punto di vista di alluvioni e frane e se non saranno presi provvedimenti immediati da parte delle istituzionali sia centrali che locali anche la prossima sarà ad alto rischio di nuovi nefasti eventi.

In Italia, secondo Legambiente, sono ben 6.633 i comuni costruiti su aree ad alto rischio dissesto idrogeologico che hanno in totale una popolazione di 6 milioni di abitanti.

Un decimo della popolazione italiana rischia di essere inghiottita da frane o di dover fare i conti con paurose alluvioni.

Le regioni che hanno il triste record di aree dove si è costruito senza tener conto del rischio idrogeologico sono proprio la Toscana la vicina Umbria e le Marche nel centro dell’Italia e al sud la Calabria mentre l’unica regione che appartiene a questa lista nera del nord è la Valle d’Aosta.

Alo stato attuale i comuni che hanno cercato di porre rimedio al rischio enorme di frane e alluvioni sono stati solo 55 che hanno deciso da dislocalizzazione  del paese in aree più idonee e sicure.

Ma ciò che preoccupa maggiormente è che anche interi insediamenti di aree industrializzate, ospedali e perfino scuole sono state costruite su terreni a rischio.