La vita in diretta, Fabio Canino fuori di sè: “Cosa sta succedendo”, interviene Alberto Matano e prova a calmarlo

Ieri, come al solito, è andata in onda un’altra puntata de La vita in diretta con la parte iniziale dedicata alla cronaca e quella finale attorno al tavolo definito pop dove Matano ospita tanti personaggi famosi che danno le loro opinioni rispetto a persone e fatti. Gli ospiti, spesso, sono anche amici di Alberto Matano tanto che quella parte di trasmissione è un momento che spesso diventa di goliardico, comunque di allegria e leggerezza e tanto piace ai telespettatori da casa che apprezzano sui social.

Ieri, tra i vari ospiti c’era anche Fabio Canino, giurato fisso dall’inizio della trasmissione Ballando con le stelle.

 Vediamo cosa è accaduto e perché è dovuto intervenire Alberto Matano per calmarlo.

Fabio Canino preoccupatissimo dice: “Mi sto vedendo grassissimo”

La vita in diretta, nella parte pop, quella attorno al tavolo, regala sempre momenti di grande divertimento perchè le tematiche affrontate sono leggere e permettono di distendersi dopo la prima parte che si dedica e si occupa di cronaca che, spesso, è anche nera. E se la parte pop è sempre molto divertente, nella puntata di ieri ha superato ogni aspettativa con l’intervento di Fabio Canino che era seduto al tavolo insieme ad altri ospiti che erano, Rossella Brescia, Barbara Alberti, Rita Rusic.

Infatti, Fabio Canino, ad un certo punto, si è guardato nella telecamera che rifletteva la sua immagine e ha detto, spaventatissimo: “Ma io sono così grasso? Mi sto vedendo grassissimo ma sono meno grasso di così…”

Alberto Matano, divertito, cerca di calmare Canino

Tutti si sono molto divertiti per quella esternazione del giudice di Ballando e Matano, tra le risate, ha provato a calmarlo dicendogli: “No, assolutamente! È un effetto delle telecamere!” e così lo stesso gli hanno detto i suoi colleghi di tavolo.

Fabio Canino ha fatto un racconto molto personale

Fabio Canino, tempo fa, raccontò un aneddoto che lo riguarda molo nel privato: «Era l’anno in cui lavoravo come presentatore al Giro d’Italia e a ogni tappa andavo in piazza in mezzo alla gente a raccogliere gli interventi delle persone: un giorno si avvicinano due anziani, lui e lei. Iniziano a girarmi intorno, guardinghi, pensierosi. Parlottano tra loro, mi squadrano. “Chiediglielo te” fa lui a lei. “No, chiediglielo te”. A un certo punto lui prende coraggio: scusi, ma lei è gay per contratto? Testuali parole».

E poi ha continuato nel suo racconto: «Come dice Karen Blixen, per essere felici ci vuole coraggio. Quindi non ho mai nascosto la mia omosessualità. Di fronte a quella domanda l’ho guardato e ho capito subito che non c’era nessuna cattiveria nei suoi occhi. Non mi voleva offendere. È che non sapeva come esprimersi. Allora io per non tradire la sua fiducia gli ho detto: sì, per contratto, in realtà ho moglie e figli a casa. Lui era felice: lo vedi cara, visto, hai visto, è troppo intelligente per essere gay! Non gli tornava questa cosa, perché mi stimavano e quindi dovevo per forza fingere. Meraviglioso».