Jack lo Squartatore finalmente si conosce l’identità, svelata da un test del Dna

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Sembra un caso tipico della giustizia italiana ma capita anche in altre nazioni di non riuscire a individuare il colpevole di un omicidio.

Questa volta si tratta della risoluzione di un caso che fa tantissimo clamore.

Sembra che in Inghilterra, grazie al test del Dna, è stata scoperta la vera identità del serial killer per eccellenza Jack Lo Squartatore.

Sono passati 126 anni prima della scoperta dell’identità del mostro che in un quartiere malfamato di Londra il Whitechapel ha sgozzato cinque donne, anche se in molti pensano che gli omicidi siano stati molti di più.

Era il 1888 quando Jack lo Squartatore imperversava a Londra ma mai nessuno era riuscito a capire chi veramente fosse.

Uno scrittore inglese, Russell Edwards, ha raccolto tutte le sue indagini durate 14 anni in un libro dal titolo “Naming Jack the Ripper” che sarà in vendita domani in tutta la Gran Bretagna che svela dopo attente e sofisticate ricerche, ultima il test del DNA, l’identità di Jack Lo Squartatore che non sarebbe altro che un polacco di 23 anni che si chiama Aaron Kosminski.

Lo scrittore inglese che ha passato quattordici anni della sua vita nel raccogliere dati su Jack Lo Squartatore sette anni, fa nel 2007, entrò in possesso di uno scialle che era stato di una delle vittime del famoso serial Killer, Catherine Eddowes, che fu ritrovata uccisa il 30 settembre del 1888.

Lo scialle fu venduto all’asta tra tanti cimeli riguardanti quell’epoca.

Russell Edwards fece analizzare lo scialle e soprattutto fece fare vari test, da questa prove risultò che vi erano tracce di DNA dell’immigrato polacco di soli 23 anni che di professione faceva il barbiere che si chiamava Aaron Kosminski.

In realtà il nome di Aaron Kosminski era nella lista degli indagati dagli uomini di Scotland Yard di quel periodo come si può evincere dagli appunti ora esposti al museo del crimine di Londra dell’ispettore capo che conduceva le indagini Donald Swanson: “E’ un ebreo polacco, di basso ceto, che vive con la sua famiglia a Whitechapel, la zona tristemente rinomata per i suoi quartieri degradati e teatro degli efferati delitti del killer”.

Appunti donati al museo da alcuni parenti dell’ispettore che per tutta la vita cercò di individuare il serial killer più rinomato al mondo senza successo.

Uno dei collaboratori dell’ispettore Donald Swanson, Sir Melville Macnaghten, lasciò i seguenti appunti sull’indagini: “Ha un grande odio per le donne con forti tendenze omicide”.

Aaron Kosminski morì nel lontano 1899 di cancrena ad una gamba rinchiuso in un manicomio londinese senza passare neanche in giorno in galera.

Risolto quindi un caso che era in piedi da 126 anni ora il serial killer per eccellenza ha un nome grazie alle ricerche di uno scrittore inglese di nome Russell Edwards.