Verissimo, Paola Barale molto infastidita da una domanda di Silvia Toffanin le risponde gelida: “Spero che questa sia l’ultima volta”

Ieri, domenica 7 maggio è andata ospite da Silvia Toffanin, a Verissimo Paola Barale che già era stata poche settimane prima. La Toffanin l’ha invitata per darle la possibilità di presentate un libro che ha appena finito di scrivere: “Non è poi la fine del mondo”. Vediamo come si è comporta la Barale all’ennesima domanda sull’ex marito e che, comunque, si è detta stufa di dover parlare, ancora, dell’ex ballerino nonostante siano passati 22 anni dalla fine della loro storia d’amore.

Paola Barale fa restare di ghiaccio Silvia Toffanin: “Spero che questa sia l’ultima volta”

Ieri, Paola Barale, nel salotto di Silvia Toffanin ha concesso una lunga intervista alla compagna dell’amministratore delegato di Mediaset, Piersilvio Berlusconi.

In realtà Paola Barale era andata ospite dalla Toffanin per presentare il suo libro “Non è poi la fine del mondo” ma la conduttrice ha comunque voluto parlare ancora del suo ex marito, Gianni Sperti che domenica scorsa era andato in trasmissione da lei. E quando la Toffanin le ha detto che la settimana precedente Gianni Sperti era stato ospite da lei, la Barale le ha chiesto, parecchio infastidita: “Quindi?” e Silvia Toffanin le ha chiesto se avesse qualcosa da rispondere a quanto detto da Sperti, a quel punto la Barale le ha detto: “Mi auguro che questa sia l’ultima volta. Ne parlo perché me lo chiedono. Penso che a forza di parlare di cose passate si rischia di rimanere indietro. Appartiene ad un altro periodo della mia vita. Non rinnego nulla, ho delle convinzioni. Non saprei cosa dirti, come commentare, perché si è commentato da solo”.

Paola Barale ha raccontato alla Toffanin di quando ha deciso di non tenere il suo bambino

Paola Barale ha raccontato alla Toffanin di aver preso, quando era giovane, la decisione di non tenere il bambino che aspettava: “Sicuramente non è stata una scelta e una decisione presa a cuor leggero … Non mi sono pentita perché in quel momento ho pensato fosse la scelta giusta”.

Poi ha spiegato che quel libro lo aveva dedicato ad una sua grandissima amica che ora non c’è più: “Simona adesso chissà dov’è. Starà sicuramente bene perché era un’anima meravigliosa”.

E poi ha aggiunto: “E’ stata la prima donna a insegnarmi che si può diventare grandi senza rinunciare alla leggerezza. Era un punto di riferimento”.