Matteo Salvini attacca Renzi: “Se mette una sola tassa in più a Roma con i bastoni”

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Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, sembra non voler tornare indietro su i suoi passi e dopo l’apertura a Renzi su un possibile dialogo sulle questioni economiche oggi risponde a muso duro su una eventuale possibilità che l’esecutivo metta nuove tasse.

Il segretario delle Lega era oggi  a Pian della Regina per la festa dei popoli ai giornalisti presenti ha risposto a tono a tutte le domande.

La prima è stata su come e dove l’esecutivo troverà i soldi per la legge di stabilità e il segretario della Lega ha subito risposto: “C’è qualche realtà europea che dei vincoli di Bruxelles se ne fregherà, perché se ti portano a morire te ne devi fregare. Renzi invece abbaia ma non morde, perché dice che rispetterà tutti i vincoli europei e non so veramente dove troverà le risorse”.

Matteo Salvini chiarisce che per la Lega anche chiudere un ospedale è una tassa perché comporta uno spostamento di uno cittadino che può essere se tutto va bene anche di 50 chilometri con grandissimi disagi e spese.

Il segretario dichiara inoltre che anche una chiusura di una scuola per gli abitanti di una certa zona di una città è una tassa.

Matteo Salvini poi cerca di essere il più chiaro possibile dicendo che:  se l’esecutivo Renzi metterà solo una tassa la Lega è pronta ad andare a Roma con i bastoni.

Affermazione forte del segretario della Lega Nord che rilancia una sua proposta: “Noi la proposta l’abbiamo fatta: l’aliquota fiscale del 20 per cento che funziona in 40 Paesi del mondo, combattere l’evasione fiscale fa incassare di più allo Stato. Io non capisco perché su questo Renzi non abbia ancora risposto”.

Il segretario della Lega poi spiega come è ora la situazione nel centrodestra e ribadisce che non ha nessun intenzione di sedersi al tavolo per eventuali alleanze con Angelino Alfano leader del centro destra reo, secondo Salvini, di essere alleato di governo di Matteo Renzi.

Poi dice anche che al momento il centrodestra non esiste.

Matteo Salvini risponde così ad una domanda sulle continue tragedie dei barconi piene di migranti:  “Sono morti che pesano sulla coscienza dei soliti noti. Sono morti di Mare Nostrum. I confini ci sono  e in quanto tali vanno difesi anche con le armi, perché così succede in tutto il mondo. I politici che in questo momento spendono soldi per far superare i confini, dovranno essere processati”.

Il segretario parla anche del referendum che presto vedrà i scozzesi pronunciarsi sulla loro indipendenza dal Regno Unito: “Speriamo che domenica prossima ci sia da festeggiare la vittoria dei sì in Scozia, anche se poter decidere è già una vittoria. In Italia, purtroppo, ci dicono che non si può, ma noi la battaglia indipendentista non l’abbiamo mai smessa. Contro il regime europeo e quello di Roma, se si mettono insieme le persone di buona volontà, dal Piemonte al Veneto, ma perché no anche dalla Sardegna alla Sicilia, abbiamo la possibilità di vincere”.

Matteo Salvini pronuncia anche delle parole sulla crisi che ha colpito anche gli agricoltori e in  particolare chi lavora in montagna: “Vogliamo consentire alla montagna di vivere: per questo crediamo sia necessaria una legge ad hoc che le permetta di decidere per se stessa, perché Bruxelles e Roma della montagna se ne fregano”,

Poi un’altra frecciatina al Presidente del Consiglio :“Renzi venga a farsi un selfie da queste parti: capirebbe cosa vuol dire lavorare e fare fatica”.

Alla festa della Lega Nord era presente tutto lo stato maggiore del partito e vi era anche Umberto Bossi che con la sua presenza ha voluto in un certo modo dimostrare a tutti che non vi sono dissidi interni al partito per presunte liti per questioni economiche.