Fratelli d’Italia si conferma primo partito con un consenso in crescita, mentre la fiducia nel governo Meloni scende al minimo storico. Il Partito Democratico resiste al 22,8%, mentre il Movimento 5 Stelle si ferma all’11,4%.
FdI cresce, il Pd resiste, M5S arretra
L’ultimo sondaggio Demos fotografa un quadro politico stabile, con Fratelli d’Italia che continua a guadagnare consensi. Il partito di Giorgia Meloni si attesta al 29,5%, in crescita rispetto al 26% delle politiche 2022 e al 28,8% delle europee 2024.
Il Partito Democratico si mantiene secondo con il 22,8%, accorciando leggermente le distanze rispetto a FdI, ma restando ancora a circa 7 punti di distanza.
Il Movimento 5 Stelle, invece, continua a soffrire: con l’11,4%, migliora rispetto al 10% delle europee, ma resta ben al di sotto del 15% ottenuto nel 2022.
Gli altri partiti: equilibrio tra Lega e Forza Italia
- Forza Italia: 9%
- Lega: 8,7%
- Alleanza Verdi-Sinistra: 6,2%
- Azione: 3,2%
- Italia Viva: 2,6%
- Più Europa: 2,2%
Nel centrodestra, Forza Italia supera leggermente la Lega, che rispetto alle politiche 2022 (8,8%) registra un lieve calo.
Nel centrosinistra, Alleanza Verdi-Sinistra mantiene una posizione stabile sopra il 6%, mentre i partiti dell’ex Terzo Polo (Azione, Italia Viva e Più Europa) restano sotto il 3,5%.
Gradimento dei leader: Meloni prima, ma fiducia nel governo in calo
Nonostante il primato di FdI, il governo Meloni registra un minimo storico di fiducia, scendendo al 40%.
Sul fronte della popolarità dei leader, Giorgia Meloni è la più apprezzata con un gradimento del 43%, l’unica a superare il 40%. Seguono:
- Antonio Tajani: 37%
- Giuseppe Conte: 33%
- Emma Bonino: 31%
- Matteo Salvini: 27%
- Elly Schlein e Carlo Calenda: 26%
- Nicola Fratoianni: 19%
- Angelo Bonelli: 17%
- Matteo Renzi: 13%
- Beppe Grillo: 11%
Il centrodestra mantiene la leadership elettorale, con FdI in crescita e Forza Italia e Lega vicine. Nel centrosinistra, il Pd regge, mentre il M5S fatica a recuperare consensi.
Nonostante la sua popolarità, Meloni deve affrontare il calo di fiducia nel governo, che si attesta al 40%, il livello più basso dall’inizio del suo mandato.