Con lo scooter impatta contro un cinghiale, muore Stefano Violati, notissimo imprenditore, ex proprietario acque Ferrarelle e Sangemini

Tragico incidente a Roma: Stefano Violati perde la vita in uno scontro con un cinghiale

Stefano Violati e la sua eredità familiare

L’incidente che ha causato la morte di Stefano Violati ha sconvolto la comunità romana. Violati, di 58 anni, era noto per essere un membro della famiglia che fino al 1987 possedeva le acque Ferrarelle e Sangemini. Lo zio di Stefano, fratello di suo padre Fabrizio, è il padre di Giulio Violati, marito dell’attrice Maria Grazia Cucinotta, di cui Stefano era cugino.

La tragedia si è consumata domenica sera alle nove, quando Stefano, soprannominato “Manone”, si trovava a circa un chilometro dalla sua abitazione su via di Santa Cornelia. Mentre era in sella al suo Honda Sh 300, un cinghiale è improvvisamente apparso sulla strada, causando un impatto violento che ha sbalzato Stefano sull’asfalto per diversi metri.

Gli amici raccontano: “È volato sull’asfalto per diversi metri, non c’è stato nulla da fare. Inutile anche la corsa in ambulanza al pronto soccorso del Sant’Andrea”. Purtroppo, Stefano è deceduto qualche ora dopo a causa delle gravi ferite riportate. Anche il cinghiale non è sopravvissuto all’impatto.

Dettagli dell’incidente e intervento delle autorità

Sul luogo dell’incidente sono arrivate le pattuglie del XV Gruppo Cassia della Polizia locale per effettuare i rilievi di rito. Da quanto ricostruito, Stefano stava viaggiando in direzione di Formello quando ha perso il controllo dello scooter a causa della presenza del cinghiale sulla strada.

La via, costeggiata da campi sportivi e ville di campagna, rappresenta un tratto pericoloso, soprattutto in aree appena oltre il Raccordo. L’incidente ha riportato alla luce la problematica della gestione della fauna selvatica, che già in passato aveva causato incidenti mortali nella stessa zona. Nonostante gli sforzi della Procura per verificare il rispetto delle normative sul controllo degli animali selvatici, gli incidenti continuano a verificarsi.

Ricordi e appelli dei familiari

L’ultima foto di Stefano Violati, noto come “Manone”, lo ritrae rilassato e abbronzato al tavolino di un bar di Prati, circondato dagli amici. Nessuno avrebbe potuto immaginare che sarebbe stata l’ultima volta che lo avrebbero visto. La sua famiglia è devastata dal dolore. Le sorelle, Barbara e Laura, lo ricordano come un “gigante buono appassionato delle corse e del mare” e raccontano del suo sogno di rimettere in acqua la barca di suo padre, la “Vihuela”.

Stefano era anche un pilota esperto e un appassionato di macchine d’epoca, con affari all’estero. Lascia un figlio di 19 anni, Matteo, e una madre affranta, Franca, che su Facebook ha scritto: “Addio amore infinito, non sappiamo più cosa fare senza di te. Eri un grande dal cuore buono. Solo chi ti ha amato veramente conosceva il tuo animo. I tuoi amici sono disperati insieme a tutti noi”.

Le sorelle di Stefano fanno un appello affinché vengano prese misure per prevenire tali incidenti in futuro, sottolineando la beffarda coincidenza che solo la settimana precedente una di loro aveva avuto un altro incidente con un cinghiale, fortunatamente senza conseguenze fatali.