Parma, 22enne accusata di aver ucciso e seppellito due neonati era una baby sitter, “Diceva che amava i piccoli”
Una giovane di 22 anni di Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma, è stata accusata di aver partorito, ucciso e seppellito due neonati.
La ragazza, che lavorava come babysitter per pagarsi gli studi universitari, era nota nella zona per il suo amore verso i bambini, suscitando incredulità tra coloro che la conoscevano. Le circostanze del caso sono ancora da chiarire, ma gli sviluppi finora hanno sconvolto la comunità locale.
La scoperta e lo shock della comunità
L’accusa contro la 22enne è emersa quasi per caso, lasciando tutti increduli, compreso Enrico Castellani, un imprenditore locale che aveva affidato i suoi tre figli alla giovane. “Diceva che amava i piccoli ed era una babysitter perfetta”, ha raccontato Castellani al Corriere della Sera, aggiungendo: “Era sempre sorridente, veniva a casa e le lasciavo i miei bimbi ma ora tremo”. La ragazza avrebbe nascosto le gravidanze e seppellito i neonati nel giardino della villetta di famiglia. Castellani ha affermato di non aver mai notato alcun segno di gravidanza durante il periodo in cui la ragazza lavorava per lui, sostenendo che non si vedeva alcun cambiamento fisico.
La confessione e le indagini
Secondo le indagini della Procura, la ragazza avrebbe agito da sola, senza il coinvolgimento di terzi. Pare che nessuno, neppure il fidanzato, fosse a conoscenza delle gravidanze. Gli amici hanno raccontato che la 22enne evitava di mangiare per non ingrassare. “Nessuno all’infuori della ragazza era a conoscenza della gravidanza: né familiari, né padre del bambino, né amiche o amici”, ha dichiarato il procuratore. La giovane non era stata seguita da alcuna figura professionale durante la gravidanza, e il parto sarebbe avvenuto nella casa di famiglia, al di fuori di contesti sanitari. La 22enne è ora indagata per omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Ulteriori sviluppi del caso
Martedì, i carabinieri del Ris di Parma sono tornati nella villetta della famiglia della ragazza per condurre nuovi scavi dopo il ritrovamento dei resti del secondo neonato. L’intera vicenda ha sconvolto la comunità locale, lasciando un senso di incredulità e sgomento tra coloro che la conoscevano come una giovane sorridente e affidabile. Il caso ha sollevato numerosi interrogativi e ha portato alla luce una realtà che nessuno avrebbe mai immaginato.