Reddito di libertà: pubblicato il decreto, come e quando fare domanda
Il decreto sul reddito di libertà è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Le domande dovranno essere presentate entro il 31 dicembre 2024, con pochi giorni a disposizione.
Pubblicazione del decreto sul reddito di libertà
Il reddito di libertà, un contributo economico destinato alle donne vittime di violenza in difficoltà economica, è finalmente operativo. Lo ha annunciato la ministra per la Famiglia e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, confermando la pubblicazione del decreto attuativo in Gazzetta Ufficiale. La misura, che prevede fino a 500 euro al mese per un massimo di un anno, era attesa da mesi e ha subito ritardi dovuti alla complessità dell’iter burocratico.
“Il testo è stato definito grazie all’accordo tecnico con le Regioni, ma l’iter ha richiesto l’intervento di numerose amministrazioni”, ha spiegato la ministra durante il question time al Senato. Le risorse stanziate ammontano a 30 milioni di euro, frutto di un incremento previsto dall’ultima legge di bilancio.
Come funziona il reddito di libertà
Il contributo è rivolto a donne seguite da centri antiviolenza, indipendentemente dall’indicatore Isee o dalla presenza di figli. Le domande saranno gestite dall’Inps, mentre le Regioni si occuperanno della distribuzione dei fondi, eventualmente attingendo a risorse aggiuntive delle Pari Opportunità.
Per presentare domanda, è necessario un certificato rilasciato da un centro antiviolenza che attesti la condizione della richiedente. Tuttavia, il termine ultimo è fissato al 31 dicembre 2024, lasciando meno di un mese per ottenere la documentazione necessaria.
La ministra ha sottolineato che alcune modifiche introdotte nel decreto mirano a dare priorità a chi aveva già presentato domanda in precedenza, ma non aveva ottenuto il contributo a causa dell’esaurimento dei fondi.
Scadenze e criticità della procedura
La pubblicazione del decreto coincide con le festività natalizie, un periodo che potrebbe complicare il rilascio dei certificati richiesti. Nonostante la semplificazione di alcuni criteri, come l’assenza di requisiti di reddito o carichi familiari, il tempo ristretto a disposizione potrebbe limitare l’accesso alla misura.
La ministra Roccella ha ribadito l’impegno del governo nel rendere la misura strutturale, dichiarando che “il provvedimento rappresenta un passo avanti significativo per il sostegno alle donne in difficoltà”. Ora spetta alle richiedenti affrettarsi per avviare la procedura di domanda entro i termini stabiliti.