Renzi rincara la dose sulla Meloni, “E’ un influencer ma prima o poi il pandoro arriva per tutti!”
L’ex premier critica Meloni per la gestione del governo e annuncia il progetto di un centro riformista decisivo per vincere le elezioni.
Le critiche a Giorgia Meloni: “Un governo senza visione”
Intervistato da La Stampa, Matteo Renzi, leader di Italia Viva, non risparmia critiche alla premier Giorgia Meloni e al suo governo. “Non c’è un’idea di Paese, di Europa, di mondo, ma solo il tentativo di inseguire il consenso con strategie da influencer,” ha dichiarato Renzi. Facendo riferimento al caso Ferragni, ha aggiunto: “Prima o poi un Pandoro arriva per tutti. Non necessariamente a Natale.” L’ex premier accusa l’esecutivo di agire in modo estemporaneo, seguendo le mode politiche internazionali senza una direzione chiara.
Renzi ha anche commentato lo scontro avuto in Senato con il presidente di Palazzo Madama, Ignazio La Russa, definendo l’attuale clima istituzionale “illiberale”. “L’arbitro non può fermare un giocatore perché gli sta antipatico,” ha sottolineato, citando episodi che, a suo dire, testimoniano un abuso delle istituzioni.
La costruzione di un nuovo centro
Guardando al futuro politico dell’opposizione, Renzi ha ribadito la necessità di un partito di centro che sia cattolico, liberale e riformista, da affiancare al Partito Democratico di Elly Schlein. “Senza un centro accanto al Pd, le elezioni non si vincono,” ha affermato. Pur riconoscendo il ruolo decisivo di questa forza politica, Renzi ha chiarito di non avere l’intenzione di guidarla, ma di contribuire alla sua costruzione.
Riflettendo sulla situazione del Movimento 5 Stelle, Renzi ha osservato: “Dentro il M5S c’è un’anima che vuole costruire un centrosinistra serio, ma anche un’altra che lo impedisce. Ora è il momento delle scelte per Giuseppe Conte.”
Un progetto per il futuro
Renzi ha concluso la sua intervista ribadendo la sua ambizione di rappresentare gli elettori garantisti, imprenditori e cattolici, rifiutando di lasciare questi voti alla destra, che ha definito “illiberale”. Il progetto di un nuovo centro, dunque, si pone come un tassello fondamentale per ridisegnare gli equilibri dell’opposizione e per presentare una proposta politica competitiva alle prossime elezioni.
Non sono d’accordo sul fatto che tu Matteo non sia a guidare questo centro, avendone tu le capacità, non vedo altri leader in giro. Forza e coraggio!!!