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Caso Almasri, indagini su Meloni e ministri, il sarcasmo di Mantovano “Posso solo dire che l’avviso lo ho incorniciato”

La premier e alcuni membri del governo iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Roma. Mantovano: “Attendo di spiegare, avviso incorniciato nel mio ufficio”.

Le indagini e la rottura con Bruxelles

Il caso Almasri continua a dominare il dibattito politico, con l’inchiesta della Procura di Roma che ha coinvolto diversi esponenti dell’esecutivo, inclusa la premier Giorgia Meloni. L’indagine, resa nota dalla stessa leader di Fratelli d’Italia attraverso un video, riguarda anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

La vicenda ha acceso le tensioni tra Roma e Bruxelles, soprattutto dopo la mancata adesione dell’Italia alla risoluzione UE di condanna per le sanzioni imposte dagli Stati Uniti alla Corte Penale Internazionale. Una scelta che segna una netta distanza del governo Meloni dalle posizioni europee sul tema.

Mantovano: “Attendo di spiegare, ma avviso già incorniciato”

Tra i membri dell’esecutivo coinvolti, Alfredo Mantovano ha commentato la propria posizione attraverso un intervento sul Nuovo Quotidiano di Puglia. “Attendo di spiegare quanto è successo, vorrei evitare di anticipare in questa sede quello che dirò quando sarò chiamato. Confido che ciò possa avvenire a breve. Quindi, qui mi avvalgo della facoltà di non rispondere”, ha dichiarato il sottosegretario.

Poche ore dopo, Mantovano ha aggiunto una battuta destinata a suscitare nuove reazioni politiche: “Posso solo dire che, nella mia stanza, da qualche giorno quell’avviso è incorniciato”. Una dichiarazione che non mancherà di alimentare il confronto con le opposizioni.

Sul piano giudiziario, Mantovano ha confermato che la sua iscrizione nel registro degli indagati riguarda le ipotesi di favoreggiamento e peculato, ma ha sottolineato di voler chiarire ogni aspetto della vicenda nelle sedi opportune.

Scontro politico e reazioni

L’indagine della Procura di Roma aggiunge un ulteriore elemento di tensione tra governo e magistratura, in un contesto già segnato dallo scontro sulla riforma della giustizia e dai contrasti tra il centrodestra e l’Associazione Nazionale Magistrati.

L’evoluzione del caso sarà determinante per gli equilibri politici, mentre il governo ribadisce la sua posizione e attende il confronto con la magistratura.