Heather Parisi attacca Fazio, Littizzetto e Jovanotti in piazza pro-UE: “Privilegiati da salotto, non rappresentate gli italiani”
La showgirl critica duramente i volti noti che hanno partecipato alla manifestazione a Roma. “Non rappresentano gli italiani, ma solo sé stessi”.
Le critiche di Heather Parisi alla piazza pro-Europa
La partecipazione di artisti e personaggi dello spettacolo alla manifestazione per l’Europa, tenutasi a Roma, ha suscitato forti reazioni, tra cui quella di Heather Parisi. La showgirl, con un post dai toni decisi, ha attaccato coloro che sono saliti sul palco, accusandoli di essere “privilegiati lontani dai problemi reali della gente”.
“Io non credo che i Vecchioni, i Jovanotti, i Bisio, i Serra, Amendola, Littizzetto, Fazio e gli altri VIP che hanno partecipato alla manifestazione di ieri a Roma rappresentino gli italiani. Non credo rappresentino nemmeno la maggioranza degli italiani”, ha scritto Parisi sui suoi canali social. Secondo la showgirl, questi volti noti sarebbero più preoccupati di “ingraziarsi le élite” piuttosto che di ascoltare le esigenze delle persone comuni.
L’ex ballerina ha poi puntato il dito contro il messaggio che, a suo dire, è stato veicolato dall’evento. “Secondo la loro spiccia morale, tirarsi ora indietro dai sacrifici per sborsare 800 miliardi per le armi è da viziati con la pancia piena e da impigriti dal benessere. Per questi privilegiati, l’Italia che vive con poco per colpa di trent’anni di salari bassi e tagli al welfare, semplicemente non esiste”, ha scritto Parisi, criticando l’approccio dei partecipanti.
La polemica sui social e la replica della showgirl
Le parole di Heather Parisi hanno scatenato un acceso dibattito sui social, con molti utenti che le hanno contestato il diritto di esprimersi su questioni italiane, essendo da tempo residente a Hong Kong. La risposta della showgirl non si è fatta attendere.
“Quelli che ‘non hai diritto di parlare dell’Italia perché non ci vivi’ sono gli stessi che parlano di Russia, Cina e USA senza mai esserci stati”, ha replicato Parisi, difendendo il suo diritto di esprimere opinioni su tematiche internazionali. Ha poi elencato le battaglie a cui ha partecipato nel corso degli anni, sostenendo di aver spesso pagato un prezzo professionale per le sue posizioni.
“Difendo il mio diritto a esprimere le mie idee anche se scomode, sconvenienti e non allineate. L’ho fatto e lo continuo a fare perché credo nell’impegno civile”, ha dichiarato, sottolineando di aver preso parte a diverse manifestazioni in Cina, Hong Kong e Stati Uniti, anche in contrasto con le politiche locali.