Sondaggi 2025, FdI avanza, Pd stacca il M5S, Lega perde terreno, stabile FI

FdI resta in vetta con il 30,2%. Crescono leggermente Pd, M5s e Verdi. Male Lega, Azione e Italia Viva. Nessun terremoto post-referendum.

Centrodestra al 47%, ma la Lega di Salvini continua a scendere

Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni si conferma saldamente primo partito italiano nella media dei sondaggi politici di giugno 2025, con un consenso stimato al 30,2%. La rilevazione, frutto dell’aggregazione dei principali istituti demoscopici, mostra una situazione di relativa stabilità rispetto a maggio, nonostante l’impatto delle consultazioni referendarie.

In seconda posizione si attesta il Partito Democratico di Elly Schlein, con un 22,6%, guadagnando tre decimali in un mese. La distanza da FdI rimane significativa: quasi 8 punti percentuali. Terza forza resta il Movimento 5 Stelle guidato da Giuseppe Conte, che si ferma al 12,5%, con una leggera risalita rispetto al mese precedente.

Tajani supera Salvini, male Calenda e Renzi

Appena fuori dal podio c’è Forza Italia di Antonio Tajani, in lieve calo ma stabile all’8,5%. Segue a breve distanza la Lega di Matteo Salvini, che scende all’8,3%, perdendo due decimali e confermando una fase di stallo per il Carroccio.

Tra le forze minori, Alleanza Verdi-Sinistra di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni sale al 6,5%, restando davanti a Azione di Carlo Calenda, che perde consensi e si attesta al 3,3%. Peggio fanno Italia Viva di Matteo Renzi, che scivola al 2,1%, e +Europa, che cresce leggermente ma resta ferma all’1,8%.

Nel complesso, la coalizione di governo – composta da FdI, Forza Italia e Lega – raccoglie un consenso aggregato del 47%, superando il risultato delle Politiche del 2022, quando si fermò al 44%.

Mese calmo nei sondaggi: nessun effetto referendum

Il mese di giugno ha visto una riduzione nel numero di sondaggi pubblicati, a causa della finestra elettorale dei referendum dell’8 e 9 giugno. Sebbene la pubblicazione delle intenzioni di voto fosse consentita, diversi istituti hanno scelto di sospendere la diffusione dei dati fino al termine del voto.

Confrontando le variazioni rispetto a maggio, si notano oscillazioni contenute: il Pd guadagna lo 0,3%, e piccoli segnali positivi arrivano anche per +Europa, AVS e M5s. Male invece Azione (-0,2) e Italia Viva (-0,5). Nel centrodestra, FdI e Forza Italia perdono un decimo di punto, mentre la Lega arretra di due.

In sintesi, nonostante il mese politicamente acceso, il panorama dei consensi resta quasi immobile, con Giorgia Meloni in testa, la sinistra leggermente più competitiva e i centristi in difficoltà.

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