Emergenza Covid-19 in Puglia , lavoratore di un supermercato da 12 giorni aspetta il test: “Devo tornare a lavoro”

12 lunghi giorni e non ha ancora ricevuto i risultati del test al quale si è sottoposto per sapere se era positivo o no al Covid-19.

Si tratta di un ragazzo che lavora in un supermercato di Brindisi che non vuole che si divulghi il suo nome: “Sono a casa dal 17 marzo – perchè ci siamo divisi i turni con i colleghi del supermercato di Brindisi dove lavoro. Un paio di giorni dopo ho iniziato ad avere febbre, perdita del gusto, dolori muscolari, insomma i sintomi tipici del coronavirus. Quindi mi sono messo in malattia.”

Anche la moglie è in quarantena dopo che un collega è risultato positivo ma per lei ancora nessun tampone.

Il giovane lavoratore continua a raccontare la sua storia: “Considerato che i sintomi persistevano  mi sono rivolto al medico curante che mi ha fornito il numero della Asl di Brindisi per segnalare la mia condizione ma solo dopo varie telefonate ed insistenze, venerdì 27 marzo la Asl è venuta a farmi il tampone, con mia moglie che ha continuato a stare in quarantena, cercando entrambi di stare lontani anche se in casa siamo in cinque in 100 metri quadrati e non è stato facile. La sua quarantena è terminata domenica 30 marzo ma, fortunatamente, può lavorare da casa. Il mio tampone, invece, non si riesce a capire che fine abbia fatto e non so come fare. Ho terminato le ferie, la malattia, il datore di lavoro, giustamente, vuole certezza della mia condizione di salute per farmi rientrare a lavoro. Siamo appesi a questo risultato del tampone che non arriva. Ho provato a parlare con un medico del dipartimento ma nessuno riesce a tracciare il percorso del mio tampone.”