Coronavirus, Decaro: “Nel futuro più bici e monopattino e meno mezzi pubblici”

Antonio Decaro, Sindaco di Bari e presidente Anci ha dichiarato: “Abbiamo usato testa e cuore per convincere le persone a restare a casa e preoccupandoci di chi resta a casa ma con difficoltà economiche. Abbiamo provato a stare per strada quando non si era presa coscienza in tutte le zone del paese. Mentre le camionette dell’esercito trasportavano le bare in Lombardia, in contemporanea nel Sud la gente andava a giocare a basket o in spiaggia”.

E poi, ancora: “Un giorno ho chiesto a Giorgio Gori, sindaco di Bergamo, di parlare sui social ai miei concittadini per convincerli che le immagini di cronaca non erano un telefilm ma si trattava di un Comune distante qualche migliaio di chilometri dalla nostra casa.

“Oggi per fortuna la situazione è cambiata, abbiamo superato la fase d’emergenza e andiamo verso la fase di transizione. Ci siamo preoccupati di chi aveva la necessità di mettere un piatto a tavola, dalla signora anziana che doveva curarsi una ferita a casa, a famiglie in quarantena fiduciaria impossibilitate a fare la spesa. Fino alle persone positive che non avevano possibilità a gettare rifiuti, siamo andati di notte per rispettare la loro privacy”.

“Oggi dalla Ue mi aspetto riconoscimento centrale delle città che dimostrano la loro capacità di resistere. Bisogna rafforzare il welfare e la sanità, aumentare i presidi sociali perché se ho potuto tenere insieme la città è grazie a 700 volontari. E’ necessario cambiare le regole della mobilità per superare la fase transizione: non saranno più possibili gli ingressi in contemporaneamente a scuola e a lavoro perché si intasano i mezzi pubblici e noi dobbiamo contingentare gli ingressi nelle metropolitane o alle fermate dei bus. Dalla Ue mi aspetto incentivi all’uso della bicicletta, del monopattino elettrico e con lo sharing condiviso dei mezzi”.