Coronavirus Puglia, i gestori lidi si arrendono: « Con le distanze che imponete non possiamo aprire i lidi »

Giuseppe Mancarella, rappresentante della Cna Balneatori Puglia ha dichiarato: «Sto ricevendo decine di telefonate, dal Gargano al Salento, di colleghi disperati che sono disposti a non aprire i loro lidi se, come sta accadendo in altre regioni, verrà imposta la distanza di 5 metri tra le fila di ombrelloni. Il loro è un grido di dolore».

E poi aggiunge: «Vogliamo che si faccia chiarezza al più presto. Noi siamo pronti ad adottare tutte le misure di sicurezza che occorrono, ma se ci obbligano una distanza tra gli ombrelloni di 5 metri, non ci resta che chiudere i lidi, sarebbe per molti anti-economico aprire. Sono state fatte delle proiezioni, e se ad uno stabilimento con 80 ombrelloni e sdraio imponi una distanza di 5 metri, significa che potrà aprire solamente 20-25 ombrelloni».

E poi conclude: «Nel 90% dei casi, in Puglia le spiagge sono poco profonde, mediamente intorno ai 16-17 metri. Uno stabilimento con 70 metri di battigia e 15 metri di profondità potrebbe avere, a conti fatti, solo una ventina di ombrelloni. Non siamo l’Emilia Romagna, dove le spiagge hanno profondità oltre che lunghezza».