Pierluigi Diaco a “Io e te” ospita Enrica Bonaccorti che rivela di essere malata “È una patologia che mi fa soffrire”

Pierluigi Diaco si sta avviando verso la conclusione di questa fortunatissima edizione de “Io e te” programma targato Rai che va in onda ogni pomeriggio alle 14.00 e che proseguirà fino al 4 settembre quando, per una decisione dei vertici rai, si concluderà.

Il programma è molto seguito e molto amato e, dunque, non si è capito come mai non è presente nella prossima programmazione ma Diaco pare aver accettato di buon grado la notizia, infatti, quando ospite da lui ci fu Rosanna Lambertucci che contestò la decisione di estrometterlo, lui tagliò corto e si rimise completamente alle decisioni aziendali.

Gli ospiti di Pierluigi Diaco

Pierluigi Diaco, durante questi lunghi mesi di conduzione, ha avuto tantissimi ospiti, alcuni sono riusciti, con i loro racconti, a commuoverlo, altri lo hanno fatto sorridere altri ancora lo hanno anche fatto innervosire, lo hanno irritato come, ad esempio Jo Squillo che, parlava così velocemente per raccontare il suo lockdown che Diaco ad un certo punto le disse “Datte na calmata”, che è stata una delle frasi tormentone del suo programma tanto che anche Mara Venier, sua grandissima amica lo ha preso bonariamente in giro citando un’altra sua frase più volte ripetuta “Vuoi condurre tu?”

Enrica Bonaccorti ospite da Pierluigi Diaco

Enrica Bonaccorti è stata ospite da Pierluigi Diaco e si è raccontata come fanno tutti i suoi ospiti.

Tra i vari racconti anche molto personali, Enrica Bonaccorti ha rivelato di soffrire di prosopagnosia.

Enrica Bonaccorti, ha spiegato che non riesce ad associare i nomi delle persone ai loro volti e, anche se incontra una persona che conosce molto bene, non la riconosce.

Enrica Bonaccorti ha raccontato: “Ho un problema preciso che ho dichiarato ultimamente … Io soffro di prosopagnosia, che cos’è? È che uno non mette insieme i nomi con le facce, io a volte non riconosco le persone, anche persone che conosco benissimo, e questi si offendono, oppure mi prendono bonariamente in giro”. E poi ha anche aggiunto: “È una patologia che mi fa soffrire, mi imbarazza … Se devo andare a una premiere esco tesa perché so già che ci sono tutti che mi riconoscono dopo 50 anni di lavoro e io no, e invece magari li amo vorrei dirglielo. Una volta grazie a Dio ho parlato a uno bene di lui ma non sapevo che era lui!”