Dritto e Rovescio, Paolo Del Debbio attacca ancora Beppe Grillo “Non ha ancora chiesto scusa”

Paolo Del Debbio durante la prima puntata di “Diritto e rovescio” aveva mandato in onda un filmato che mostrava come Beppe Grillo, avvicinato da un giornalista di “Diritto e rovescio” che voleva semplicemente fargli delle domande, lo ha spinto facendolo cadere giù da tre gradini e poi, come se nulla fosse è andato via. Dopo aver mostrato il video Paolo Del Debbio ha mostrato tutta la sua rabbia verso Beppe Grillo.

Paolo Del Debbio e lo sfogo contro Beppe Grillo

Paolo Del Debbio, dopo aver fatto vedere al suo pubblico il video di quella violenza fatta da Beppe Grillo contro uno dei suoi giornalisti, non ha usato mezzi termini per dire cosa pensa del comico genovese e ha detto: “È un poveraccio senza cog…”.

E poi: “L’ho fatto solo un’altra volta a proposito del fascismo  ma qui siamo vicini. L’ambiente è quello, intendo come ambiente mentale. Innanzitutto va la nostra solidarietà al nostro inviato Francesco Selvi, che non meritava di essere buttato giù dalle scale da un leader, addirittura politico, da un fondatore del Movimento cinque stelle, che ha addirittura una piattaforma che si chiama “Rousseau” che penso l’abbia presa da Jean Jaques Rousseau. Invierò a Grillo tutte le opere sia in francese che in italiano dello scrittore, perché mi parte tu che gli debba dare una ripassata”.

E poi ha iniziato l’attacco contro Grillo parlandogli come se lo avesse di fronte: “Grillo, Rousseau elogiava il “buon selvaggio”, non il “cattivo selvaggio”, cioè quello che sei stato tu in questa occasione. Perché il buon selvaggio, di Rousseau era la persona che non era corrotta dai costumi, invece tu sei un corruttore di costumi in questo caso, perché un leader politico non tira giù da una scala un giornalista”.

E poi, ancora: “Poi perché te la prendi con i giornalisti? Con tutti i giornalisti, ma in particolare con i miei. Rifattela con me! Io vengo da un quartiere popolare di Lucca, non so da dove vieni tu, a me non mi fai paura caro Grillo. Non è che ti sto minacciando, perché non meriti, sei un poveretto, che non meriterebbe neanche tutte queste parole se non ci fossero di mezzo cinque giorni di ospedale per un giornalista.

Mi dispiace dire queste cose, perché viceversa con i tuoi, quelli dei Cinquestelle, in questa trasmissione, da Di Battista a Toninelli a Di Maio alla senatrice Taverna, e tanti altri, hanno sempre detto che si sono trovati molto bene. Quindi è proprio un problema di ignoranza tua. Il passaggio dall’essere comico ad essere tragico nell’antica Grecia, (se ti vai a dare un’occhiata alla storia della letteratura greca, compra un libro, consta poco, visto che so che sei anche particolarmente tirchio, oppure lo trovi anche usato, ha significato un passaggio importantissimo, perché si passava dal parlare di argomenti più bassi ad argomenti più alti.

Ho l’impressione che nel tuo caso si tratti di senilità anticipata, precoce, e quindi come dice giustamente Italo Svevo, in due opere fondamentali, “La coscienza di Zeno” e “Senilità”, che anche in questo caso ti consiglio di leggere, va curata. Perchè uno che fa una cosa del genere, bisogna che si interroghi su se stesso.

E poi ha finito così: “Quindi a me mi fai un baffo, perché il problema non è mio ma è tutto tuo, Caro Grillo perché della tua esistenza, della vita che fai che sono c***i tuoi, però quando vuoi attaccare qualcuno, se non hai sotto due “noccioline”, ma due c*******ni, attacca quelli tipo me, che sono più forti, ma non perché sono più bravo di Selvi, ma perché conduco una trasmissione e veramente a me non mi fai nulla, perché se ti comporti così sei veramente un poveraccio, e per te ho speso anche troppe parole”.

Del Debbio, per la puntata che doveva andare in onda ieri, aveva invitato esponenti dei 5 stelle che hanno tutti rifiutato.

Dopo quell’attacco a Grillo, Paolo Del Debbio, nella puntata di ieri di “Diritto e rovescio” ha fatto sapere al suo pubblico che, nonostante avesse invitato alcuni esponenti dei 5 stelle, tutti avevano rifiutato l’invito e allora ha detto: “Avrei voluto avere in questa trasmissione qualcuno del M5s. Abbiamo mandato mail, abbiamo cercato di averli: non sono voluti venire”.

E poi: “Io non so se è legato a qualcuno che gli ha consigliato di non farlo. Io dico questa cosa perché per me è sempre stato un piacere invitare i M5s e mai nessuno mi ha detto che lo ho trattato male in trasmissione. Abbiamo sempre rispettato le regole che vogliono per i talk-show”.

E infine: “Se poi qualcuno gli ha detto di non venire a noi dispiace. È nostro dovere, ci sono leggi da rispettare: all’Autorità garante per le comunicazioni manderemo copia delle mail inviate. Facciano quello che vogliono, però mi sembra abbastanza insensata … A meno che non sia legata a quanto detto da me sul giornalista aggredito da Beppe Grillo. Ripeterei tutto: è un atto che un leader politico non può permettersi. Non lo può fare. Ha il diritto di mandarlo a fare in cu***, ma non di buttarlo giù dalle scale. Fate come volete, non venite. Il mio dovere è invitarmi e vi inviterò sempre. E non devo chiedere scusa io, ma Grillo al giornalista. E non lo ha ancora fatto“.