Matteo Salvini tuona, “L’Italia fuori dall’Oms”, la replica di Vannacci
La proposta della Lega di Matteo Salvini di far uscire l’Italia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha suscitato un acceso dibattito politico e sanitario. Dopo la presentazione di un disegno di legge (Ddl) in tal senso alla Camera, Salvini ha spiegato che l’Italia non dovrebbe più far parte di un organismo sovranazionale che, a suo dire, è finanziato dai contribuenti italiani e troppo legato alle multinazionali del farmaco. “Usiamo quei 100 milioni per sostenere i malati in Italia e finanziare i nostri ospedali e medici!” ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture, accusando l’OMS di inefficienza, soprattutto durante la pandemia di Covid-19.
La posizione dei sostenitori
Il parere favorevole all’uscita dall’OMS trova supporto anche tra altri esponenti politici e alcuni medici. Roberto Vannacci, europarlamentare indipendente, ha dichiarato che l’OMS è un’organizzazione che ha dimostrato scarsa prontezza e trasparenza, sottolineando che l’uscita dall’OMS potrebbe anche spingere verso riforme in altri organismi internazionali. Dall’altra parte, il chirurgo plastico Roy De Vita ha commentato che l’OMS serve solo a chi ci è dentro e che, per i cittadini, non ha portato risultati concreti.
La posizione dei critici
Non tutti, tuttavia, sono d’accordo con l’idea di abbandonare l’OMS. Matteo Bassetti, direttore delle Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, ha criticato l’iniziativa, ricordando l’importante ruolo che l’OMS ha nei Paesi in via di sviluppo, dove si occupa di malattie infettive e supporta sistemi sanitari fragili. Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore della Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell’Università Statale di Milano, ha avvertito che l’uscita dall’OMS potrebbe compromettere il sostegno alla salute nei Paesi più difficili e creare problemi nei rischi sanitari globali.
Maria Rita Gismondo, microbiologa, ha però condiviso una visione più critica dell’OMS, ritenendo che le motivazioni per l’uscita dell’Italia siano valide. Pur riconoscendo la necessità di un’organizzazione mondiale per la salute, ha definito “assolutamente infondate” le preoccupazioni riguardo alla perdita di accesso a informazioni sanitarie cruciali, sostenendo che la cooperazione bilaterale tra Stati rimane comunque possibile, anche senza essere membri dell’OMS.