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Boldrini bloccata a Rafah, la missione Pd-M5S diventa uno show social e scatena la bufera, “Un’altra recita per le telecamere”

La delegazione guidata da Laura Boldrini resta fuori da Gaza: al valico di Rafah scattano i selfie, ma il web insorge contro “lo spettacolo sulla pelle dei palestinesi”.

La carovana si ferma al confine, niente accesso alla Striscia

Si è conclusa con un nulla di fatto la missione della delegazione composta da esponenti di Partito Democratico e Movimento 5 Stelle guidata da Laura Boldrini, giunta al valico di Rafah con l’intento di portare solidarietà alla popolazione di Gaza. Come previsto, il confine con l’Egitto è rimasto chiuso: “Nessuno entra e nessuno esce”, ha confermato la deputata del Pd, che ha denunciato il totale blocco degli aiuti umanitari e delle persone.

Non solo non hanno fatto passare noi, ma non entra un chicco di grano né un litro d’acqua, né un farmaco”, ha dichiarato Boldrini, presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo. E mentre la carovana attendeva inutilmente sul versante egiziano, i boati delle esplosioni provenienti dalla Striscia facevano da sottofondo. “Sapevamo che ogni esplosione significava altri morti, altra distruzione”, ha aggiunto l’ex presidente della Camera.

“Silenzio complice dell’Ue”, ma scoppia la polemica online

L’ex ministra ha puntato il dito contro i vertici dell’Unione europea e i leader occidentali: “Siamo venuti qui per rompere il silenzio sul massacro del popolo palestinese pianificato da Netanyahu e dal suo governo”, ha detto, accusando le cancellerie europee di immobilismo complice.

Ma mentre le immagini del viaggio venivano pubblicate sui social, in particolare sulla pagina ufficiale del Pd, è esplosa una valanga di commenti polemici. “Un’altra recita per le telecamere”, ha scritto un utente. E ancora: “Una parola contro Hamas, mai?”, “Andati lì a farvi pubblicità sulla pelle dei bambini di Gaza”. In molti hanno accusato la delegazione di inseguire visibilità, pur in una situazione umanitaria drammatica.

La missione tra accuse di propaganda e assenza di risposte

L’iniziativa intitolata “Gaza oltre il confine” si è trasformata, per molti osservatori, in una vetrina politica senza effetto concreto. Alcuni commenti hanno sottolineato l’assenza di risposte da parte dei parlamentari alle domande poste dai follower: “Chiederete il rilascio degli ostaggi o è un dettaglio?”, ha chiesto un utente senza ottenere risposta.

Il mancato ingresso nella Striscia ha lasciato aperta la discussione sull’utilità politica e mediatica della missione. E mentre continuano i bombardamenti su Gaza, la trasferta della delegazione italiana resta al centro di un acceso dibattito tra chi la considera un atto simbolico e chi la bolla come uno “spettacolo fuori luogo”.